Dal passato al presente, guardando al futuro: inaugurato il Museo archeologico di Gonfienti nella Rocca Strozzi

CAMPI BISENZIO – Da un lato la soddisfazione per essere arrivati al compimento di un percorso iniziato negli anni Duemila. Dall’altro, la stessa soddisfazione per la progettualità d’insieme che valorizza il presente e guarda anche al futuro di Campi Bisenzio. Questo, in estrema sintesi, l’intervento del sindaco di Campi Emiliano Fossi nel “dare il la” […]

CAMPI BISENZIO – Da un lato la soddisfazione per essere arrivati al compimento di un percorso iniziato negli anni Duemila. Dall’altro, la stessa soddisfazione per la progettualità d’insieme che valorizza il presente e guarda anche al futuro di Campi Bisenzio. Questo, in estrema sintesi, l’intervento del sindaco di Campi Emiliano Fossi nel “dare il la” alla cerimonia di inaugurazione del Museo archeologico di Gonfienti che ha avuto luogo questa mattina all’interno della Rocca Strozzi alla presenza del presidente della Regione, Eugenio Giani, dell’assessore regionale Monia Monni e del Soprintendente Andrea Pessina. Museo per la cui apertura Fossi ha voluto ringraziare anche i sindaci che lo hanno preceduto in questo cammino, Adriano Chini, presente al taglio del nastro, e Fiorella Alunni, che invece non è potuta essere presente). “Un museo che è diventato realtà grazie a un importante lavoro di sinergia e di collaborazione istituzionale – ha aggiunto – e che consente di valorizzare un luogo che è il simbolo del nostro Comune e che è rimasto troppo tempo nell’oblio”.

Un museo allestito nei locali al piano terra della villa-fattoria e in quelli della ex tinaia e che parte da lontano. Da quando, nel 2006, il Comune di Campi ha messo a disposizione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana gli spazi all’interno della Rocca e finanziato le operazioni di restauro del materiale venuto alla luce, con l’intenzione di fare del prezioso complesso monumentale trecentesco un centro museale di prima importanza. “La sua realizzazione – si legge in una nota – ha permesso di valorizzare i reperti ottenuti nelle decennali campagne di scavo che si sono succedute a partire dal 2002 e, allo stesso tempo, ha consentito di restituire la Rocca alla cittadinanza. Questo monumento non è infatti semplice contenitore museale, ma apre finalmente le sue porte dopo decenni di oblio, diventando una risorsa per tutti i cittadini e un’opportunità per riappropriarsi della propria identità storica collettiva. Il Comune ha inizialmente provveduto a restaurare la Rocca Strozzi con la messa in sicurezza delle parti degradate, il rifacimento della facciata esterna, il giardino all’italiana, il recupero funzionale della ex tinaia e dei suoi annessi”. “La costituzione di un Museo archeologico a Campi Bisenzio – continua il comunicato – si inserisce in un più ampio progetto di collegamento fra l’area archeologica con parte dell’insediamento etrusco in corso di scavo, la realizzazione presso il Mulino di Gonfienti di un centro per la diagnostica, il restauro, lo studio, la documentazione e valorizzazione del sito di Gonfienti e del territorio circostante, oltre alla previsione di itinerari ciclo pedonali che mettano in relazione i tre poli al fine di garantire la valorizzazione del sistema nel suo insieme”.

Le sezioni dell’esposizione museale sono tre, suddivise nelle diverse epoche in cui il territorio di Gonfienti è stato stabilmente abitato: età del bronzo, età etrusca, età romana. Dall’ingresso di via Roma, si accede al bookshop-biglietteria, con notizie storiche riguardanti la Rocca Strozzi; attraverso una galleria informativa, si scende alla sala dell’età del Bronzo quando Gonfienti era uno dei più estesi villaggi della Toscana settentrionale abitato stabilmente dal XVI al XIII secolo a.C. La sala dell’età etrusca è collocata nella ex tinaia, dove sono conservati i reperti risalenti a quell’epoca con una suggestiva ambientazione. E’ stata infatti ricostruita una porzione di tetto di un esteso edificio residenziale che copre una grande teca contenente i reperti. In età etrusca arcaica, tra il VI e il V secolo a.C. Infatti, sulla riva destra del Bisenzio venne fondata una nuova città caratterizzata da un progetto urbanistico innovativo, con funzione di controllo sul territorio, sulla viabilità e sugli scambi commerciali. Completano l’allestimento di questo spazio pannelli esplicativi della sezione e due strutture che ricostruiscono in scala una porzione dell’edificio residenziale e il territorio della piana intorno a Gonfienti. Di notevole suggestione è la grande vetrata trasparente che affaccia sul lato del fiume Bisenzio, che mette in relazione interno ed esterno, antico e presente, con lo scorrere delle acque così essenziali alla vita e allo sviluppo di tutto il territorio. Un ulteriore locale è adibito a sala convegni e all’esposizione dei reperti riguardanti le frequentazioni di età romana, corredato da un pannello con una porzione della “tabula peutingeriana”, l’antica carta romana che mostra la viabilità dei territori dell’Impero dato che in quel periodo Gonfienti visse una nuova stagione per la presenza della via di grande comunicazione Cassia Clodia e delle strutture logistiche che dovevano affiancarla.

“Sono davvero orgoglioso – ha detto il sindaco Fossi – di avere inaugurato questo museo e di poter dire: ce l’abbiamo fatta. Il percorso è stato difficile e accidentato ma siamo riusciti a ottenere un magnifico successo che adesso resterà un patrimonio tangibile per tutti i campigiani. La nostra amministrazione si è impegnata fin dall’inizio per raggiungere questo traguardo e adesso lo consegna alla cittadinanza sicura che diventerà un fiore all’occhiello non solo del nostro Comune, ma di tutta la Piana”. “Oggi – ha spiegato l’assessore alle politiche culturali Monica Roso – l’apertura del Museo archeologico di Gonfienti alla Rocca Strozzi fa di Campi Bisenzio un polo culturale e attrattivo di primo livello che propone un percorso nella storia unico e prezioso. Con questo museo e con la riapertura della Rocca Strozzi ci riappropriamo del nostro passato e faremo anche un passo decisivo nel futuro della nostra comunità, perché siamo convinti che questo centro museale sarà un motore prezioso per lo sviluppo anche turistico del nostro territorio”. Concetti ribaditi da Stefano Salvi, presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti, che si occuperà appunto della gestione del museo insieme al Teatrodante Carlo Monni e alla Biblioteca Tiziano Terzani: “Dopo due anni estremamente difficili, dobbiamo essere bravi a creare un polo culturale che sia il più variegato possibile. Perché la scommessa che abbiamo di fronte, e che vogliamo vincere, non è di poco conto ed è quella di far tornare le persone in questi luoghi, al teatro, al museo e anche in biblioteca, abitudini sane e che a causa del Covid si sono gioco forza un po’ perse…”.

Il Museo archeologico di Gonfienti sarà aperto al pubblico da domani, sabato 16 luglio, con i seguenti orari: fino al 30 settembre mercoledì 15-19 (in occasione delle aperture serali del centro l’orario del mercoledì sarà 18-23), giovedì 9-13, venerdì 9-13, sabato 10-13 e 15.30-18.30, domenica 10-13 e 15.30-18.30. Dal 1 ottobre al 31 maggio mercoledì 9-13, giovedì 9-13 e 15-18, venerdì 9-13, sabato 15-18, domenica 10-13 e 15-18.