LASTRA A SIGNA – Allegre, colorate, ma anche pratiche e realizzate con cura, così saranno d’ora in poi le divise della Fratres territoriale, guidata da Sandra Mugnaini, grazie all’impegno di una grande e bella comunità. Creatività e conoscenza, manualità ed esperienza, un grande lavoro comune ha infatti unito realtà differenti per dare vita a “Con-Divise”, un progetto presentato ieri, sabato 2 aprile, allo Spedale di Sant’Antonio davanti a un pubblico davvero numeroso e orgoglioso del lavoro svolto. L’idea è nata dalla volontà di dare alla Fratres delle divise nuove e riconoscibili. Un obiettivo sottolineato anche da Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze, associazione che ha promosso il progetto e coordinato le varie realtà coinvolte: “Oggi siamo qui per vestire di nuovo un’associazione che ha fatto del dono la sua mission, – ha spiegato – la collaborazione è iniziata durante il periodo del lockdown. La Fratres aveva l’esigenza di lavorare sulla propria riconoscibilità e così è nata l’idea di coinvolgere il Mita che è un’eccellenza su questo tema, e le scuole, in modo da far riflettere i ragazzi sulla cultura del dono”. Una collaborazione importante per l’associazione di volontariato che si occupa di donazione del sangue e che dimostra quanto la Fratres sia stimata sul territorio. “Ci fa piacere essere stati il pretesto per unire una comunità così bella e tanti ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, – ha commentato Lorenzo Iacopozzi della Fratres territoriale, sottolineando anche il lavoro portato avanti dal gruppo locale dell’associazione – c’è stato grande entusiasmo intorno a questo progetto e questo ci rende felici”.
Un entusiasmo condiviso dai tanti ragazzi che hanno collaborato a più mani per realizzare qualcosa di unico e dai loro insegnanti: “Abbiamo chiesto ai bambini di esprimere le loro idee sul tema della donazione del sangue attraverso i disegni, – ha detto Eleonora Marchionni, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Lastra a Signa – hanno partecipato i bambini della scuola dell’infanzia, e delle scuole di primo e secondo grado. I bimbi, dai più piccoli ai grandi, hanno accolto con piacere l’idea di poter contribuire a creare i vestiti per le persone che aiutano gli altri. Hanno lavorato anche sulla parte della pubblicizzazione. Tutto questo in poco tempo, con grande impegno anche di tutti gli insegnanti. C’è stata una bella sinergia tra scuole di ogni ordine e grado”. I disegni realizzati dai bambini sono diventati, in questa catena di creatività e solidarietà, il materiale su cui hanno lavorato gli studenti dell’istituto Russell Newton “E’ nata una bella squadra e i risultati si vedono, – ha affermato la preside dell’istituto superiore Anna Maria Addabbo – noi abbiamo ricevuto gli splendidi disegni dei bambini e i ragazzi li hanno utilizzati per realizzare i prototipi: due camici per i medici e due casacche per gli infermieri.
I ragazzi hanno lavorato per fare in modo che non fossero solo esteticamente piacevoli, ma anche funzionali per poter essere utilizzati in contesti specifici; usando tessuti in grado di garantire traspirazione e libertà di movimento, collaborando quindi anche con i volontari della Fratres per individuare i modelli più adatti. E’ stata un’esperienza importante in un’ottica di valorizzazione del Made in Italy”. Un lavoro di grande valore, ancora di più se si pensa che è stato svolto dovendo superare i non pochi ostacoli legati alla pandemia. A raccogliere il testimone per riuscire a concretizzare il progetto è stato il Mita “Quando Confartigianato Firenze ci ha detto che pensavano di realizzare delle ‘identità’ per la Fratres siamo stati contenti di collaborare, – ha ricordato la direttrice di Mita Antonella Vitiello – noi rappresentiamo l’anello finale del percorso e coinvolgere le altre scuole è stato come ricreare il filo che ci lega attraverso la donazione. Prima di arrivare al lavoro svolto dal Mita quindi ci sono stati il coinvolgimento dei territori di Lastra a Signa e Scandicci, la creatività dei bambini, i più grandi che hanno lavorato ai prototipi, per arrivare poi al momento di metterli in produzione”.
Un lavoro enorme, specchio di una comunità unita di cui Angela Bagni, sindaco di Lastra a Signa, non può che andare fiera: “Questo percorso ha visto il coinvolgimento delle nostre scuole con il Russell Newton, un istituto che dà tante opportunità. Grazie allo stimolo della Fratres è stato possibile realizzare un progetto che permettesse ai ragazzi di scoprire cosa le scuole possono offrire”. Soddisfazione condivisa anche da Loretta Lazzeri, presidente del consiglio comunale di Scandicci: “Il Mita per noi è un punto di riferimento importantissimo, oltre a dare possibilità reali di lavoro permette di vedere come si realizzano i sogni”.
Valentina Tisi