Peretola, Tozzi (Toscana Domani): “In Consiglio regionale se ne parla per ore ogni volta. Ma poi?”

FIRENZE – “Anche nell’ultima seduta del Consiglio regionale si è parlato per ore dell’aeroporto di Peretola senza, ovviamente, alcun costrutto. Prima un’interrogazione, poi una mozione. Lo facciamo, in pratica, tutte le volte che ci riuniamo. Eppure Peretola è sempre la stessa. Come cantava Pieraccioni? Firenze l’è un po’ stretta e ‘un ci si può atterrare… […]

FIRENZE – “Anche nell’ultima seduta del Consiglio regionale si è parlato per ore dell’aeroporto di Peretola senza, ovviamente, alcun costrutto. Prima un’interrogazione, poi una mozione. Lo facciamo, in pratica, tutte le volte che ci riuniamo. Eppure Peretola è sempre la stessa. Come cantava Pieraccioni? Firenze l’è un po’ stretta e ‘un ci si può atterrare… Peretola è un giochino e non si può allargare”. A parlare così è la consigliera del gruppo Toscana Domani Elisa Tozzi, al termine dell’ultima seduta consiliare in cui si sono discussi altri due atti relativi allo scalo aeroportuale fiorentino.

“Stavolta abbiamo discusso anche un atto che rimanda addirittura al rispetto di prescrizioni che risalgono al 2003, – spiega Tozzi – è cambiato il mondo, in 20 anni, ma noi siamo sempre fermi allo stesso punto. E lo siamo perché purtroppo se ne è fatta una questione di campanilismo tra Pisa e Firenze, avvantaggiando così Bologna, quando invece, almeno a parole, la maggioranza delle forze politiche regionali parrebbe concorde nel sostenere lo sviluppo integrato dei due scali. Lo dice il Pd ma lo dice anche tutto il centrodestra, almeno dal 2018, quando unitariamente Lega, FdI e Forza Italia presentarono un ordine del giorno sul tema”.

“Tutti diciamo, tutti (o quasi) vogliamo ma gli obiettivi non si raggiungono – prosegue la consigliera – e non si raggiungono anche perché giunta e maggioranza non riescono a programmare adeguatamente. Non c’è ancora, per esempio, un Piano regionale di sviluppo vigente, perché la giunta il Prs 2021-2025 non lo ha presentato. E siamo già al 2022. Si dirà, ma c’è il Pnrr. Ma possiamo basare lo sviluppo regionale su piani calati dal livello nazionale? Piani che tra l’altro hanno in gran parte disatteso le richieste della Toscana, in termini di infrastrutture necessarie a imprese e cittadini?”.

“Se continuiamo con dibattiti “mordi e fuggi” non arriveremo mai a niente. Dovremmo ragionare di sviluppo regionale complessivo – integrandolo con le previsioni del Pnrr – nel cui quadro inserire organicamente i vari progetti di sviluppo infrastrutturale specifici, Peretola compresa. E invece in quest’aula in cui si parla, parla, parla, abbiamo sempre potuto ragionare ben poco, se non per nulla: ai consiglieri regionali non è stato presentato neppure un dossier, sui progetti avviati in Toscana. Mentre i Comuni – conclude Tozzi – sono lasciati a se stessi nella progettazione. Per citare un altro brano, “Anche per oggi non si vola”, come cantava Gaber…”.