CAMPI BISENZIO – Belle le storie che ti consentono di capire, appieno, la vita di un’associazione di volontariato. Che va anche oltre i servizi sanitari e i servizi sociali, che comunque non sono certo poca cosa. E la storia è quella di una persona originaria di Roma, un po’ aretina e adesso anche un po’ campigiana. Sebbene, come è giusto che sia, la sua permanenza a Campi sia durata pochissimo e lui sia già tornato ad Arezzo dove cercheranno di trovare una soluzione, oltre che dignitosa, adatta alla situazione e a una pensione di invalidità di soli 295 euro al mese. E’ la storia di Carlo, “scappato” dalla capitale nel 2016 per fermarsi ad Arezzo. I motivi non li sappiamo.
Quello che sappiamo è che nella città aretina ha sempre vissuto davanti all’Informagiovani, in piazza Sant’Agostino, “coperto” solo dal cielo, spesso con una scopa in mano intento a rimuovere le foglie secche o i rifiuti che potevano accumularsi. Proprio come se spazzasse il salotto della propria abitazione. Poi, di recente, una nuova fuga – anche questa per motivi che non conosciamo – e una nuova fermata, a Campi Bisenzio, dove per alcune notti ha dormito su una panchina in piazza Gramsci. Ma i social, quando vengono usati in modo corretto, funzionano e così, grazie a un tam tam iniziato proprio con un post su Facebook, Carlo è stato avvicinato da alcuni volontari della Misericordia di Campi, che piano piano sono riusciti a conquistare la sua fiducia: un tè caldo e una brioche al bar, la sua storia ricostruita grazie all’aiuto di Internet, una telefonata all’assistente sociale che lo seguiva con il quale, alla fine, grazie anche all’assenso di Carlo, è stato trovato l’accordo che se avesse passato la notte con i volontari della Misericordia, il giorno dopo sarebbero venuti a riprenderlo.
E così è stato. La notte l’ha passata all’hotel Indicatore, sempre grazie alla Misericordia, rifiutando però una cena calda per mangiare il panino che aveva con sé: “Il cibo non si spreca”. Con il passare delle ore ha iniziato a raccontare e a raccontarsi, anche dei tanti lavori che ha fatto, fino all’ultimo, come pulimentatore di metalli. Poi il giorno dopo è tornato ad Arezzo con i servizi sociali dove, grazie anche alla sinergia fra le Misericordie, di Campi e di Arezzo, gli è stata assegnata una casa. Ma l’impegno dell’associazione di volontariato campigiana non si è fermato qui e grazie ai buoni rapporti tra il Provveditore Cristiano Biancalani e il Governatore della Misericordia di Arezzo, Pierluigi Rossi, oltre a segnalargli quanto accaduto, gli è stato anche chiesto di poter fare qualcosa di concreto per Carlo. E chissà che non ci sia un secondo “capitolo”, di questa bella storia, da scrivere in futuro.