FIRENZE – Migliorare la qualità della vita di chi purtroppo ha a che fare con una disabilità, temporanea o permanente. E, al tempo stesso, offrire una visione innovativa del processo di riabilitazione. Nasce da questi due concetti di fondo “Anthropic”, la realtà che due amiche, entrambe architetto, Ida Buonavoglia e Monica Caporaso, hanno fatto nascere e che si presenterà, nello specifico “Anthropiclab”, dopo domani, sabato 23 ottobre dalle 17 alle 20, presso l’Hotel Vittoria (via Pisana 59) nell’ambito dell'”Eredità delle Donne”. Nell’occasione, infatti, verrà presentato quello che è un vero e proprio “Progetto di riabilitazione multisensoriale e multidisciplinare”: in altre parole, un progetto innovativo, “altamente inclusivo – come spiegano le due ideatrici – per offrire l’opportunità alle persone disabili (di qualsiasi fascia di età) di avere, oltre a uno strumento riabilitativo fisico, anche un nuovo approccio multisensoriale e multidisciplinare con lo scopo di accelerare i processi riabilitativi mediante tutta una serie di altre attività, migliorando cosi, complessivamente, la qualità della vita”.
“Anthropic” nasce infatti come azienda specializzata nello sviluppo di spazi inclusivi multisensoriali outdoor e indoor: “Vorremmo operare – aggiungono – in un mondo in cui diversità, disuguaglianza e difformità possano essere sostituite da omogeneità, uguaglianza ed equità”. Un progetto che, per quanto riguarda ida Buonavoglia, parte anche dall’esperienza personale al timone di comando dell’associazione “Amicodivalerio onlus”, nata nel 2011 in seguito alla morte di uno dei due figli e che si pone come obiettivo quello di finanziare la ricerca scientifica contro i tumori cerebrali infantili attraverso la raccolta di fondi e donazioni, in collaborazione con l’ospedale pediatrico Meyer. E, non a caso, pur nel rispetto della normativa anti Covid, quella di dopo domani vuole essere una presentazione “attiva”, ovvero coinvolgendo tutti i presenti (per ulteriori informazioni info@anthropic.it). Da qui “Anthropiclab”, che si propone come un nuovo concetto di riabilitazione post cura dove possono essere garantiti al paziente l’insieme di interventi diagnostici, terapeutici ed educativi più indicati per una riabilitazione a lungo termine.
L’idea innovativa è proprio quella di riunire in un’unica struttura (che dovrebbe vedere la luce ufficialmente nel 2022 a Firenze) varie attività che si integrano a quelle classiche di riabilitazione prettamente medicalizzate. “Il concetto – spiegano – è quello di affrontare la riabilitazione in modo olistico, sfruttando però anche le nuove tecnologie come la domotica, la realtà virtuale e la realtà aumentata”. E in tal senso sarà significativo anche il contributo che darà l’associazione “Amicodivalerio onlus” che finanzierà l’area multisensoriale. Quella di venerdì, insomma, è l’occasione giusta per conoscere da vicino due donne con tanta voglia di fare e che in questo progetto hanno coinvolto anche i rispettivi figli, Federico e Marika, entrambi ventenni, che non si sono certo tirati indietro. Per ulteriori informazioni, 0556279119 – www.anthropic.it