LASTRA A SIGNA – Nel segno della musica. Nel segno della musica e di artisti che la musica l’hanno vissuta e, per fortuna, interpretata a modo loro. Anzi, come volevano loro. Così, dopo che nei giorni scorsi, a San Mauro, le Eviolins hanno reso omaggio a Gabriella Ferri e Mia Martini in una serata dalle molteplici suggestioni, oggi, giovedì 29 luglio, sarà Nicola Pecci, per la regia di Andrea Bruno Savelli, a chiudere ufficialmente la seconda edizione de “Le Signe Art Festival”. Due appuntamenti spostati di data rispetto all’iniziale programmazione del festival a causa delle partite della Nazionale italiana ai recenti Europei di calcio ma che consentono alla rassegna diretta da Alessandro Calonaci di concludersi nel modo migliore. “Essere Jim Morrison”, che a metà maggio ha fatto rialzare ufficialmente il sipario al Teatrodante Carlo Monni a Campi Bisenzio, è infatti una produzione del teatro stesso mentre questa sera andrà in scena, con inizio alle 21.15, in piazza Garibaldi, ex spazio cinema estivo, a Lastra a Signa.
In altre parole, il racconto della vita dell’artista, iconica figura del rock rivoluzionario anni ’60, di Andrea Bruno Savelli, interpretato dall’attore e cantautore pratese Nicola Pecci tramite la sua musica, le sue parole e le sue poesie. Jim Morrison volto conosciuto nel mondo, il “re lucertola” morto a 27 anni a Parigi ma che forse è ancora vivo da qualche parte nel mondo a giocare con Janis Joplin e Jimi Hendrix. Ma chi era davvero? Un modo per scoprire e ricordare uno dei personaggi che più di tutti ha condizionato la sua epoca ma anche quelle successive, attraverso le sue opere e le sue azioni contraddittorie. Un uomo in una vasca, che canta le canzoni del suo idolo per prepararsi a un provino di un programma Tv dall’omonimo titolo “Essere Jim Morrison” ma che confonde continuamente i piani tra la sua vita e quella dell’artista fino a fonderli in un sorprendente finale.