Sciopero alla Salvatore Ferragamo: futuro incerto per i lavoratori del settore profumi

SESTO FIORENTINO – Un’ora di sciopero questa mattina alla Salvatore Ferragamo dell’Osmannoro. I lavoratori, la Rsu e la Filtctem Cgil, hanno protestato per la decisione dell’azienda del lusso di cedere la licenza dei profumii ad un’altra società. Chiedono l’apertura di un tavolo per garantire i percorsi lavorativi. Nella sede sestese dell’Osmannoro oltre al settore dei […]

SESTO FIORENTINO – Un’ora di sciopero questa mattina alla Salvatore Ferragamo dell’Osmannoro. I lavoratori, la Rsu e la Filtctem Cgil, hanno protestato per la decisione dell’azienda del lusso di cedere la licenza dei profumii ad un’altra società. Chiedono l’apertura di un tavolo per garantire i percorsi lavorativi. Nella sede sestese dell’Osmannoro oltre al settore dei profumi è presente tutte le lavorazioni del marchio dalle calzature all’abbigliamento e coinvolge 700 addetti.

“Siamo contrari alla cessione. – dice Alessandro Picchioni di Filtctem Cgil – Non la riteniamo una strategia giusta per l’azienda perchè nel settore del lusso i profumi sono la vetrina, l’immagine d’ingresso del marchio e ci sembra strategicamente sbagliato”. In ballo ci sono 40 lavoratari. “Per loro con questa decisione – dice Picchioni – non sappiamo quale sarà il futuro. Dopo un anno di pandemia dopo che il piano di contemimento dei costi è stato ampiamente condiviso con noi, oggi che che l’azienda ha cambiato il consiglio di amministrazione e arriva un nuovo stilista e si tenta di ripartire alla grande e il settore del lusso sta andando bene, si mettono a rischio 40 posti di lavoro. Ci sembra inaccettabile”.

Difficile capire il motivo di questa scelta se non legato ad aspetti economici. “Con cessione della licenza – dice Piccchoni – è un guadagno sicuro e questo ci sembra una strategia a breve termine”.

“E’ stata per noi una notizia inaspettatat e anche discutibile – dice Enrica Zerini da 34 anni alla Ferragamo – c’è stato detto che il primo trimestre ‘è stata una ripresa e per questo ci aspettavamo investimenti con questa fusione. Siamo preoccupati. Per adesso non c’è stata presentata alcuna proposta di assorbimento. Siamo qui per dare un segnale all’azienda e per dire che noi vogliamo aprire la trattativa”.