Il consiglio comunale “adotta” il Piano strutturale. L’assessore Di Fede: “Ecco l’idea di città che vogliamo consegnare al futuro”

CAMPI BISENZIO – A metà settimana l’adozione del Piano strutturale in consiglio comunale. Nella giornata di ieri, sabato 13 febbraio, (quasi) come a voler dare seguito a quanto fatto nei giorni precedenti, l’inaugurazione della Bretella di Capalle. Sono giorni intensi per il Comune di Campi, che abbiamo provato a riassumere con Giovanni Di Fede, vice-sindaco […]

CAMPI BISENZIO – A metà settimana l’adozione del Piano strutturale in consiglio comunale. Nella giornata di ieri, sabato 13 febbraio, (quasi) come a voler dare seguito a quanto fatto nei giorni precedenti, l’inaugurazione della Bretella di Capalle. Sono giorni intensi per il Comune di Campi, che abbiamo provato a riassumere con Giovanni Di Fede, vice-sindaco con delega, fra le altre, all’urbanistica. “Quello che si è concluso, o che è appena iniziato, dipende dai punti di vista, in consiglio comunale, – ha detto Di Fede – è un percorso avviato dal mio predecessore, Stefano Salvi, insieme al gruppo di lavoro guidato dall’architetto Riccardo Breschi e dagli uffici competenti. Ma come ho già avuto modo di dire più volte, adesso il lavoro va avanti in previsione, nei prossimi dodici mesi, di arrivare “a dama” anche con il Piano operativo”.

Il vice-sindaco Di Fede, poi, si dichiara più che soddisfatto di un documento che ha avuto 115 osservazioni da parte di privati oltre a quelle di Regione, Mibact, Città metropolitana e Genio civile: “Questo Piano strutturale è una dichiarazione d’amore per Campi, ha validità fino al 2035 ma soprattutto ha una visione d’insieme che si pone come obiettivo principale quello di arrivare a un Comune più ordinato, più curato e più bello”. Entrando nei dettagli delle “carte” che disegnano il futuro di Campi, “sarà fondamentale – spiega l’assessore – che ogni zona del territorio abbia una maggiore presenza di servizi vicini ai nuclei abitati. Penso per esempio alla scuola ma anche a una particolare cura del verde”. Ma ovviamente, come ampiamente dibattuto nelle ultime settimane, la mobilità, lo sviluppo della mobilità avrà un ruolo decisivo, in considerazione anche del fatto che nei prossimi anni è prevista una crescita dei residenti a 55.000. “Oltre a ciò – continua Di Fede – mi preme sottolineare quello che sarà il recupero dei beni monumentali presenti sul territorio come la Rocca Strozzi e Villa Rucellai e, guardando ancora più avanti, l’area archeologica di Gonfienti”.

“Sicuramente – ha concluso il vice-sindaco – non siamo di fronte a un documento burocratico, a un passaggio amministrativo, lo voglio sottolineare sempre più volte. Il Piano strutturale è l’idea di città che noi vogliamo consegnare al futuro. Con questo atto, infatti, diamo una visione di quello che sarà Campi; Campi che si pone al centro di un’area vasta e che quindi non può chiudersi, anzi, grazie anche alla sua posizione strategica compresa tra Firenze e Prato. E questo deve far pensare di guardare a uno sviluppo, soprattutto quando si parla di mobilità, che unisca, che la renda più agevole proprio in quest’area. Una mobilità sempre più sostenibile, con investimenti sulle tramvie, sul metrotreno, sulle piste ciclabili, con la possibilità di valorizzare al massimo una porzione del Parco agricolo della Piana che è fra le più grandi che un Comune abbia a disposizione. Di conseguenza, le scelte urbanistiche vanno in questa direzione. Ma parliamo anche di riorganizzazione del territorio, per una città che ora, passata la crescita “tumultuosa” e “schizofrenica” degli ultimi decenni, vuole mettere in risalto soprattutto ordine e bellezza”.