SESTO FIORENTINO – Il sindaco Lorenzo Falchi ieri 1 febbraio ha fatto visita a Giovanna, che ha compiuto 100 anni. La notizia arriva dallo stesso primo cittadino su Facebook. Il sindaco racconta che Giovanna “il 25 settembre del 1943 perse entrambi i genitori nel corso di un bombardamento alleato alla stazione di Campo di Marte. Scavò per 4 giorni per ritrovare i suoi genitori sotto i muri caduti, rinvenendo altri conoscenti e amici. I primi cadaveri che vidi in vita mia” mi ha detto. Poi la sua storia è andata avanti: grazie alle abilità sartoriali imparate proprio dalla madre e ad un invidiabile senso del bello e un carattere forte e combattivo, ha lavorato tutta la vita come costumista a Firenze e Roma, collaborando con i più grandi, come Zeffirelli, Visconti e il nostro Piero Tosi”.
Il sindaco Falchi su Facebook scrive che Giovanna ha raccontato “di aver scalato le grandi vette italiane, dal Cervino alle Apuane, insieme al marito con il quale condivideva la passione dell’alpinismo in anni in cui farlo era sicuramente molto più scomodo e pericoloso. Giovanna è sempre stata insomma perseverante e cocciuta, tanto da scrivere negli anni a tutti i presidenti della Repubblica, del Consiglio, ai sindaci… per ottenere finalmente un riconoscimento per le vittime civili della guerra. Nel 2017 Mattarella ha deciso di risponderle positivamente: il 1 febbraio, sarebbe stata istituita la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti del mondo. Una vita fantastica, quella di Giovanna, con risultati invidiabili, che per un soffio rischiava di non essere vissuta. Anche per questo è doveroso ricordare tutte le donne e tutti gli uomini che, senza colpa e senza responsabilità, non hanno potuto vivere la propria esistenza, più o meno avvincente, per colpa della guerra”.