Trasporto pubblico locale: Rifondazione Comunista lancia una raccolta firme on line e ordini del giorno in tutti i Comuni della Toscana

FIRENZE – “Trasporto pubblico locale questo sconosciuto”: la denuncia è del Partito della Rifondazione Comunista che oggi ha lanciato una petizione e un appello alle varie istituzioni della nostra regione “per un trasporto sicuro, – si legge in una nota – pubblico e veramente per tutte e tutti”. “Questo tema – spiegano – è assolutamente […]

FIRENZE – “Trasporto pubblico locale questo sconosciuto”: la denuncia è del Partito della Rifondazione Comunista che oggi ha lanciato una petizione e un appello alle varie istituzioni della nostra regione “per un trasporto sicuro, – si legge in una nota – pubblico e veramente per tutte e tutti”. “Questo tema – spiegano – è assolutamente assente dal dibattito pubblico, politico e istituzionale, nella nostra regione e nelle nostre comunità locali. Un fatto gravissimo visto che in questi mesi gli standard di sicurezza, in questo periodo di pandemia, sono stati ampiamente non rispettati, mettendo a rischio la salute e la vita stessa di lavoratori, studenti, cittadine e cittadini toscani. Con la piena ripresa delle attività scolastiche e lavorative questo problema si ripropone in tutta la sua drammaticità. Esso è figlio di scelte gravemente insufficienti, in questi mesi, da parte del Governo e della Regione Toscana, sia dal punto di vista dei finanziamenti – pochi spiccioli dal Governo, pochissimi dalla Regione, e tutto sulle spalle degli enti locali, che non potranno mai farvi fronte – che dei provvedimenti per programmare e ampliare un servizio fondamentale come questo. E nulla di concreto e adeguato si vede all’orizzonte”.

“Nella consapevolezza – aggiungono – che c’è un problema emergenziale in fase di pandemia, ma che esso è figlio di scelte di fondo sbagliate. Per questo – dopo aver già sottoscritto un appello alcune settimane fa, sempre su questi temi – abbiamo deciso di lanciare una campagna comune, aperta alla condivisione di forze politiche, sociali, sindacali, ambientaliste e anche – e soprattutto – di tutte i cittadini – con proposte concrete e urgenti per un trasporto in sicurezza, capillare e fruibile veramente da tutte e tutti. Sia in fase di emergenza pandemica, sia capace di voltare pagina rispetto a annose scelte sbagliate che hanno visto nella logica della privatizzazione del Tpl l’errore di fondo. Lo faremo promuovendo una petizione popolare on line (https://www.change.org/TrasportoPubblicoSicuroInToscana) aperta a tutte e tutti, un ordine del giorno che subito presenteremo nei consigli comunali (e che chiederemo di presentare nei consigli dove non siamo presenti rivolgendoci via Pec a tutti gli eletti nelle assemblee elettive). Nei vari territori della regione la campagna si articolerà con ulteriori iniziative comuni, sia dal punto di vista dei media che delle azioni concrete, con l’auspicio di durare nel tempo e coinvolgere veramente tante e tanti. Perché è un problema che riguarda tutti e che deve vedere un cambio radicale rispetto alle scelte sbagliate fatte negli ultimi anni, dove il servizio era già in sofferenza e dove la pandemia ha solo aggravato e evidenziato il problema, a cominciare dalla scelta sbagliata di gara unica regionale e alla logica privatizzatrice che ha ispirato quella scelta e quelle precedenti. Bisogna agire subito, per evitare gravissimi rischi nell’immediato, il default degli enti locali, e che nel futuro il trasporto pubblico sia nelle condizioni disastrate in cui è stato negli ultimi anni”.