SIGNA – Per la Rsa Monsignor Olinto Fedi di San Mauro, quella di oggi, 2 gennaio, è stata una giornata importante. “Una giornata che segna la storia”, come ha voluto ribadire il suo presidente Maurizio Bini. E che consente alla struttura che fa capo alla parrocchia di San Mauro, che già in questi mesi ha sempre affrontato l’emergenza sanitaria nel modo migliore, di iniziare il cammino nel nuovo anno con ulteriore slancio. Questa mattina, infatti, la Asl ha vaccinato i primi 19 ospiti e un operatore OSS. Insomma, il tanto atteso vaccino conto il Covid-19 è arrivato in questa grigia giornata di inizio 2021: “Le vaccinazioni – ha aggiunto Bini – continueranno durante il mese di gennaio, fino a quando saranno vaccinati tutti gli ospiti anziani che avranno espresso il loro consenso”.
La prossima settimana, inoltre, verranno avviate le vaccinazioni del personale dipendente, per cui questo, dopo tanto silenzio, è anche il momento di tracciare un primo bilancio dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle: “Siamo arrivati al termine del 2020 senza aver avuto contagi da Covid-19 all’interno della struttura, sembra quasi impossibile poter dire questo, vedendo quanto è successo in tutta Italia nelle Rsa. Abbiamo solcato i mari agitati del virus – spiega Bini – e l’impatto è stato notevole; un impatto fatto di difficoltà, contraddistinto da alcuni, giustificati momenti di panico, dalle interpretazioni degli innumerevoli decreti e delle ordinanze; ma fin da subito tutto lo staff dell’Olinto Fedi ha lavorato con unità di intenti e grande partecipazione personale, partecipazione che va ben oltre il “solo” dovere professionale”.
“Un impegno, una coesione, che evidenziano appieno il detto “l’unione fa la forza” e che adempie in toto quanto scritto nella “mission” aziendale”. “Speriamo davvero di essere alla fine di questa pandemia, di questo tempo di grande prova, speriamo che tutto ciò abbia cambiato lo sguardo verso le Rsa – è sempre il presidente a parlare – e che finalmente possiamo essere rivalutati; c’è bisogno di un cambiamento di mentalità generale non possiamo essere visti come un tempo, ovvero come un ospizio, come un luogo di “parcheggio” in attesa degli ultimi giorni di vita. Sono necessarie nuove politiche di inquadramento e di sostegno: oggi le Rsa sono luoghi pieni di dinamismo, dove è possibile mantenere e recuperare in parte le capacità residue”.
“La scienza ha fatto infiniti progressi e settori come l’animazione e la fisioterapia sono diventati, insieme agli infermieri e agli OSS, strategici e fondamentali: uno per tutti cito la terapia non farmacologica, come la “Doll Therapy” (terapia della bambola) o la musicoterapia. Ma anche la cucina ha un ruolo fondamentale, perché attraverso il cibo, oltre che ad alimentare il corpo, possiamo curare la salute e andare a rinforzare la parte cognitiva, emotiva e relazionale, giocando con i sapori e il gusto. Inoltre, un infermiere che lavora nella Rsa deve sentirsi soddisfatto come un collega che lavora alla Asl, anche sotto il punto di vista salariale”.
Le parole di Bini mettono giustamente l’accento su quanto è stato fatto fino a oggi ma anche su quanto ci sia ancora da lavorare: “Ci sentiamo davvero orgogliosi di far parte di questa realtà e di averla guidata in questo tempo. Per tutto il lavoro svolto nel 2020, il nostro grazie va innanzitutto alla Provvidenza Divina che mai ci ha abbandonato, ai parenti dei nostri anziani che hanno accolto tutte le nostre indicazioni, come la chiusura delle visite. Senza dimenticare tutto lo staff, infermieri, OSS, addetti alla sanificazione, cuochi, educatori, fisioterapisti, manutentore, responsabile di sicurezza e qualità, segretari, la psicologa, la coordinatrice, Valentina, per l’impegno e la costanza, il nostro medico geriatra, la dottoressa Stefania Biondo, per la grande professionalità dimostrata e per la disponibilità con cui ci ha sempre accompagnati, tutto il consiglio di amministrazione a iniziare da don Robert, punto di riferimento per tutti; un ringraziamento va anche alla Misericordia di San Mauro che, attraverso il suo direttore, Enrico Sardelli, è sempre stata al nostro fianco, anche stamattina presente con un’ambulanza di supporto per la sessione del vaccino. Un ringraziamento, infine, anche al sindaco di Signa, Giampiero Fossi, per la vicinanza e a tutte le istituzioni”.
Fra i ringraziamenti, ma lo cito “fuori testo”, Maurizio Bini ha voluto ricordare anche Piananotizie. E lo ha fatto con una motivazione che, per il lavoro svolto in questi mesi, a volte anche con difficoltà, è sicuramente motivo di gratificazione: “Perché non ci hanno mai fatto sentire soli”. Una motivazione che ci rende particolarmente orgogliosi, non solo a San Mauro.
Pier Francesco Nesti