FIRENZE – Dal racconto fatto da Alessio a un quotidiano, che da due anni e mezzo lavora come infermiere al Noa di Massa, luogo dove ha trascorso tutte le sue giornate da marzo a oggi, quando tutto è iniziato, è partita la riflessione di Daniela Pancani, psicoterapeuta e criminologa, referente nazionale enti locali e sanità Osservatorio nazionale sostegno vittime. Una riflessione che parte da chi si occupa dell’assistenza medica ai pazienti Covid (e che, come si evince dal racconto, “torna spesso a casa piangendo”) ma anche di chi, a sua volta, si occupa di un sostegno psicologico proprio a chi fa questo tipo di lavoro. “Quando si vivono queste esperienze insieme ai pazienti e alle loro famiglie, non si può restarne distaccati. L’empatia – spiega Pancani – che caratterizza le professioni d’aiuto, ci consente di contattare la sofferenza, le emozioni, il dolore e di anticipare il bisogno del paziente attraverso una “sintonizzazione affettiva”, così come fa un genitore verso un figlio. Non si tratta di gesti puramente meccanici e automatici, anche se possono essere erroneamente confusi dall’esterno con essi. Sono “azioni partecipate”, caratteristiche di un professionista serio e competente. L’operatore deve essere in grado di gestire le sue “anche” di emozioni, conciliando la necessità di agire cure attente verso il paziente e restituire le emozioni forti che arrivano dal paziente stesso in forma metabolizzata, filtrata. Una “reverie materna”, caratteristica e competenza fondamentale, molto conosciuta dagli psicoanalisti. Il dibattito politico dovrebbe pertanto rimettere al centro il ruolo dello psicologo, come professione sanitaria fondamentale, soprattutto in questa emergenza sanitaria ed economico-sociale (per il paziente, per le famiglie e per gli operatori sanitari coinvolti nell’ assistenza del paziente Covid)”.
“Covid, il dibattito politico rimetta al centro il ruolo dello psicologo”: la psicoterapeuta ci spiega perchè
FIRENZE – Dal racconto fatto da Alessio a un quotidiano, che da due anni e mezzo lavora come infermiere al Noa di Massa, luogo dove ha trascorso tutte le sue giornate da marzo a oggi, quando tutto è iniziato, è partita la riflessione di Daniela Pancani, psicoterapeuta e criminologa, referente nazionale enti locali e sanità Osservatorio […]
