Cannamela (Confesercenti Firenze): “Dpcm, non ci siamo. Meno divieti, più risorse”

FIRENZE – Dopo le parole del presidente regionale Nico Gronchi, è il presidente di Confesercenti Firenze, Santino Cannamela, a entrare nel merito del nuovo Dpcm illustrato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Occorre cambiare, e anche alla svelta, l’approccio del Governo sulla lotta al Coronavirus”: questo il primo commento a caldo di Cannamela, […]

FIRENZE – Dopo le parole del presidente regionale Nico Gronchi, è il presidente di Confesercenti Firenze, Santino Cannamela, a entrare nel merito del nuovo Dpcm illustrato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Occorre cambiare, e anche alla svelta, l’approccio del Governo sulla lotta al Coronavirus”: questo il primo commento a caldo di Cannamela, che aggiunge: “Basta con la logica dei divieti e la lenta ma purtroppo inarrestabile stretta  sulle attività economiche, secondo una logica che purtroppo abbiamo già visto ad inizio anno e che poi ci ha condotto al lockdown: qui occorre fare almeno 4 cose in modo serio e coerente: le attività che seguono e rispettano i protocolli di sicurezza, concordati a suo tempo con governo e Cts non possono essere oggetti di ulteriori restrizioni; non solo perché economicamente insostenibili, ma soprattutto perché, laddove si rispettano “le regole del gioco” non ci possono essere rischi di contagio. Potenziare, con grandi investimenti, gli strumenti di prevenzione e di presidio sanitario sul territorio, anche ricorrendo al Mes se necessario, superando logiche ideologiche e di contrapposizione politica che, data l’emergenza nazionale, devono essere necessariamente accantonate. Rivoluzionare i tempi di accesso alla città, anche prevedendo soluzioni innovative sul fronte trasporto pubblico (magari in sinergia con i privati) e stabilendo nuove  “turnazioni” tra mondo della scuola e quello del lavoro. Stabilire una vera forma di ristoro per le attività più penalizzate dai divieti, e, più generale, dal virus, superando totalmente la logica degli aiuti a pioggia e del bonus contingente. Occorrono risorse certe, tempestive, mirate su base territoriale e  tipologia d’impresa”. “Se si vuole evitare il trend di aumento dei contagi e, compatibilmente evitare un nuovo lockdown o comunque un Natale “a scartamento ridotto” – conclude – non possiamo più indugiare oltremodo. Ci giochiamo molto, nelle prossime settimane. Speriamo davvero prevalga un atteggiamento diverso da chi è chiamato, nell’ “ora più buia” ad assumere decisioni difficili e da ben ponderare”.