Vertenza Cavalli. Sciopero e presidio anche il 18 giugno

SESTO FIORENTINO – Sciopereranno anche domani 18 giugno con un presidio dalle 9 alle 11 davanti alla sede della Roberto Cavalli in via del Cantone all’Osmannoro, i lavoratori che oggi 17 giugno insieme a Femca Cisl e Filctem Cgil hanno messo in atto un presidio davanti all’azienda sestese, all’interno di uno sciopero per l’intera giornata. […]

SESTO FIORENTINO – Sciopereranno anche domani 18 giugno con un presidio dalle 9 alle 11 davanti alla sede della Roberto Cavalli in via del Cantone all’Osmannoro, i lavoratori che oggi 17 giugno insieme a Femca Cisl e Filctem Cgil hanno messo in atto un presidio davanti all’azienda sestese, all’interno di uno sciopero per l’intera giornata. Alla base dell’iniziativa, il rifiuto alla proposta aziendale di chiudere la sede di Sesto Fiorentino e di spostare funzioni e personale (in tutto si tratta di circa 170 dipendenti) a Milano, oltre alla mancanza di solide prospettive future per coloro che potrebbero decidere di trasferirsi nel capoluogo lombardo. Su quest’ultimo fronte, i sindacati hanno registrato l’indisponibilità dell’azienda a discutere sia delle condizioni contrattuali e salariali dei lavoratori, sia dell’eventuale interruzione del rapporto di lavoro per chi non si trasferirà a lavorare nel capoluogo lombardo. L’azienda è infatti ferma sulle sue posizioni: chi sceglie di trasferirsi a Milano non avrà incentivi aggiuntivi oltre a quanto previsto dal contratto nazionale (una mensilità in più se ci sono familiari a carico, mezza senza), mentre chi non sceglierà di spostarsi nel capoluogo lombardo – e quindi è destinato a interrompere il rapporto di lavoro – avrà a disposizione il cosiddetto piano sociale (erogazione da 7 a 10 mensilità a seconda dell’anzianità). “Un atteggiamento unilaterale inaccettabile, servono risposte concrete alle aspettative dei dipendenti” tuonano Femca Cisl e Filctem Cgil. Domani alle 23.59, ha fatto sapere l’azienda nei giorni scorsi, scade il termine entro il quale un lavoratore deve comunicare se intende usare le possibilità del piano sociale. Lavoratori e sindacati hanno deciso di fare anche domani, giovedì 18 giugno, sciopero e presidio.