SESTO FIORENTINO – Strade deserte, rumori che accompagnavano lo svegliarsi della città, assenti e vetrine spente, negozi chiusi a meno che non siano quelli di prima necessità. Tutti a casa, perchè “stare a casa” è un modo per arginare il diffondersi del Coronavirus, il rispetto delle normative governative è necessario. L’atmosfera ora che il tempo è mite, sembra quella di un agosto degli anni Sessanta quando le strade si svuotavano e i bandoni dei negozi si tiravano giù, la differenza è che ora su quelle saracinesche degli esercizi commerciali non c’è il cartello “chiuso per ferie”. “Una situazione mai vista” dice Paolo Gori presidente di Confartigianato della Piana e titolare di un negozio storico che si affaccia su via Gramsci. Gori ci racconta il suo modo di “stare a casa”.
Come vivi i momenti attuali? Come trascorri il tempo nella tua abitazione?
La vivo come una situazione imposta. Mi rendo conto che questo sia l’unico modo per riuscire ad arginare il virus e quindi ci comportiamo come ci viene richiesto perchè speriamo che la situazione di emergenza sanitaria termini al più presto. Questi giorni li trascorro a casa facebdo piccoli lavoretti, ma nello stesso tempo, poichè la mia attività si svolge anche online, continuo a lavorare.
Cosa significa vedere il proprio negozio chiuso?
Un grande dispiacere. Sì, vedere la saracinesca tirata giù è un dispiacere. Penso che la chiusura portare a problematiche che una volta rientrata l’emergenza sanitaria, dovremo affrontare. In questo momento si mette in evidenza come i piccoli negozi di vicinato dimostrino una grande prova di coraggio e utilità per la comunità e rappresentino un presidio importante.
Hai qualche consiglio da dare per chi resta a casa per come trascorrere il tempo?
Consigli non so, io e mia moglie ci siamo dedicati all’orto di cassetta e stiamo piantando i prodotti che spero presto vedremo spuntare. Quando è necessario porto fuori il mio cane, un bassotto che non è un gran camminatore.
Hai ripreso a svolgere qualche attività abbandonata in passato per mancanza di tempo libero?
Ci sono dei lavoretti rimandati da tempo nel magazzino recuperati in questo periodo. Cerco di preparare il negozio per quando riapriremo anche se per adesso c’è incertezza so che quando sarà il momento di riprire l’attività dovremo metterci tutti noi stessi, sono ottimista.
Cosa ti rimarrà di questa esperienza?
Alla fine il nostro mondo tecnologico viene colpito da una pandemia che potrebbe essere quella del 1300, la tecnologia ci aiuta, ma ci ha anche dimostrato che non è tutto. Alla fine rimaremmo noi e per questo ora è necessario stare a casa.