SESTO FIORENTINO – Mercoledì 12 febbraio alle 15 in viale XX Settembre il Comitato per la tutela degli alberi organizza un flash mobilità per ricordare il 12 febbraio dello scorso anno quando iniziarono i lavori di abbattimento dei 50 tigli sul lato est e due sul lato ovest del viale. “Un intervento – si legge in una lunga nota del Comitato che ricostruisce nei minimi dettagli tutto il percorso che ha portato alla decisione di interrare l’elettrodotto e del taglio degli alberi – che in quattro giorni ha consentito di distruggere la storia, l’identità e la cultura che quel viale, con i suoi caratteristici tigli, rappresentava. Decine di anni per costruire tanta bellezza, decantata anche in alcuni libri storici, e solo quattro giorni per cancellarla”.
Da allora il braccio di ferro tra Comitato e amministrazione comunale. “L’amministrazione – prosegue la nota – ha scelto di non rispondere neanche alla petizione presentata dai cittadini con oltre 1400 firme raccolte nella quale veniva chiaramente richiesto di valutare le alternative all’abbattimento dei 52 tigli; stessa sorte hanno avuto la diffida, gli esposti, le numerose richieste dei cittadini presentate e protocollate. Alla fine del progetto i cittadini stanno verificando una realtà diversa, fatta di parole vuote ma ricamate, un ambito progettuale realizzato che scosta notevolmente da quello descritto ad inizio progetto, una gestione della comunicazione a canale unico dall’amministrazione verso i cittadini, un mancato coinvolgimento dei cittadini nelle scelte nonostante siano gli utilizzatori finali, l’assoluta assenza di ascolto, di rispetto delle minoranze politiche, di confronto e di negoziazione per il bene comune, di democrazia”. Il Comitato per la tutela degli alberi denuncia anche la scelta dell’amministrazione comunale di abbattere altri alberi. “Hanno raso al suolo – prosegue la nota – anche i 33 pini di viale Machiavelli e si apprestano ad abbatterne altri 29 nel giardino della Lucciola ‘per esigenze di progetto’ e poi, quando saranno pronti a cementificare l’area Ginori, falceranno anche i pini del viale Giulio Cesare. Eppure nel programma elettorale la #bellasesto decantata non era certo questa”.
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