Rinnovo del contratto artigianato metalmeccanico, in Toscana riguarda 36mila lavoratori

FIRENZE – In Toscana il rinnovo del contratto artigianato metalmeccanico riguarda 36.200 lavoratori. È stata definita da Fim, Fiom e Uilm l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del settore artigianato metalmeccanico, dell’installazione di impianti, orafe, argentiere e delle imprese odontotecniche che verrà sottoposta alla consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici […]

FIRENZE – In Toscana il rinnovo del contratto artigianato metalmeccanico riguarda 36.200 lavoratori. È stata definita da Fim, Fiom e Uilm l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del settore artigianato metalmeccanico, dell’installazione di impianti, orafe, argentiere e delle imprese odontotecniche che verrà sottoposta alla consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici entro il 10 febbraio.
L’obiettivo è quello di rilanciare il settore artigianato; il rinnovo del contratto, spiega la Fiom, è anche un’occasione importante per mettere al centro i temi dell’occupazione e dello sviluppo.
In Toscana gli occupati nel settore sono aumentati nel corso degli ultimi anni, pur diminuendo il numero delle imprese. Nella piattaforma, spiega la sigla, si richiede un miglior sistema di informazione e partecipazione, un aumento dei minimi contrattuali dell’8% , un aggiornamento sulle trasferte e reperibilità, un incremento della contribuzione a carico dell’impresa per quanto riguarda il welfare integrativo, un miglioramento sui diritti e tutele dei lavoratori riguardo la malattia, maternità e congedi parentali.
Si richiede inoltre, spiega Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana, di aggiornare il sistema di riconoscimento della professionalità, di definire la formazione professionale come diritto soggettivo, la possibilità di conciliazione vita-lavoro attraverso una flessibilità degli orari sulla base delle esigenze delle persone, più prevenzione riguardo la salute e sicurezza e si richiede di stabilire una correlazione tra sicurezza, sistemi di produzione e organizzazione del lavoro.
A livello regionale va inoltre ripresa la contrattazione di secondo livello in modo da definire l’istituzione di premi che diano ulteriori incrementi salariali ai lavoratori. “Come Fiom Toscana – spiega Braccini – ci impegneremo, a seguito del rinnovo del contratto nazionale, a favorire l’apertura di un tavolo negoziale anche a livello regionale”.