CAMPI BISENZIO – I militari della Stazione dei Carabinieri Forestali di Ceppeto, a seguito di una richiesta di intervento da parte delle Guardie ecozoofile della OIPA Italia Onlus, hanno effettuato un accertamento congiunto a Campi Bisenzio presso una abitazione privata, dove hanno constatato la presenza, anzi la detenzione di tre cani all’interno di un box, appositamente predisposto in un fondo agricolo.
In particolare uno dei tre cani, un segugio maremmano maschio, è apparso subito in gravi condizioni: riverso sul pavimento, all’interno del box, completamente immobile. Pertanto i militari hanno deciso di far prelevare il cane, con il consenso del proprietario, e farlo portare dalle Guardie Zoofile presso un ambulatorio veterinario per accertamenti e cure d’emergenza. E il medico veterinario ha certificato che il cane si presentava in forte stato di shock, poiché rimasto per lungo tempo, con multiple ferite lacero contuse, estese su tutto il corpo, provocate dai morsi di altro cane. Una di queste ferite sulla testa, particolarmente profonda, risaliva probabilmente a qualche giorno fa. Inoltre la presenza di fango sulla maggior parte del corpo ha ostacolato la pulizia delle ferite. Il cane, purtroppo, è morto il giorno dopo e gli esami autoptici hanno confermato che alla base di tutto c’erano stati i morsi dell’altro animale.
I militari hanno quindi denunciato il proprietario per aver causato la morte del cane, omettendo di farlo curare e senza evitare che restasse all’interno del box con altri animali.
Le Guardie Zoofile, fra l’altro, in un precedente sopralluogo avevano già contestato delle inadempienze normative, dando al proprietario delle prescrizioni relative all’adeguamento delle cucce e prescrivendo una visita veterinaria in quanto sia l’esemplare poi morto che un altro presentavano ferite nel muso e nelle orecchie. Ma il disinteresse – e i maltrattamenti – purtroppo hanno avuto il sopravvento.
(Immagine di archivio)