SIGNA – L’unione fa la forza. E dall’unione di amministrazione comunale signese, Qualità e Servizi e scuola è nata l’idea di usare, nelle scuole del territorio, la frutta a merenda invece che a pranzo. Un servizio che entrerà in funzione dalla prossima settimana e che è stato presentato oggi in Comune alla presenza di Giampiero Fossi (sindaco di Signa), Gabriele Scalini (assessore alla pubblica istruzione), Filippo Fossati e Antonio Ciappi, rispettivamente amministratore unico e direttore generale di Qualità e Servizi, Adelina Franci, dirigente dell’Istituto comprensivo scolastico signese, e, per l’ufficio scuola, Valentina Fantozzi. “Gli uffici – ha spiegato Scalini – stanno lavorando a questa novità da tempo e da lunedì sarà attiva. Una novità che ci permette di proseguire una progettualità a più ampio respiro in modo da far nascere una vera e propria comunità del cibo”. Concetti ribaditi dal sindaco Fossi, che ha aggiunto: “Vogliamo dare sostenibilità economica a scelte precise e vincenti. Con un’impostazione importante, di economia circolare, che dà uno spazio significativo all’agricoltura di casa nostra. La nostra non vuole essere una “guerra” alle merendine ma una proposta di salute”. E sul concetto di salute si sono soffermati sia Fossati che Ciappi: “Qualità e Servizi – ha detto Fossati – è un’azienda che punta sulla qualità, su un cibo buono, pulito e giusto. E anche questo vuole essere un modo per “investire” sul nostro futuro, con un percorso virtuoso che parte dalla scuola ma che si estende anche alle famiglie in modo che possa crescere il loro impegno nella vita di tutti i giorni e nella lotta agli sprechi”. “Oggi – ha aggiunto Ciappi – tutti parlano della necessità di ridurre gli sprechi. Ma poi si sanno i numeri di ciò che viene effettivamente sprecato e come intervenire? Noi sì, è un anno che lavoriamo in questa direzione e, grazie ai dati forniti dai nostri operatori, possiamo affermare con certezza che ci sono scuole che li hanno ridotti del 20%. E quello che partirà nei prossimi giorni a Signa è uno dei progetti che ci permette, gli sprechi, di prevenirli”. “Ovviamente – ha detto Adelina Franci – è una proposta che la scuola accoglie ben volentieri e che permette ai bambini, visto che la frutta è quella di produttori locali, anche di conoscere il territorio in cui vivono”.
Pier Francesco Nesti