Gli oggetti smarriti e ritrovati: non solo chiavi e monete, ma anche una borsa con raccordi in rame

SESTO FIORENTINO – Non li hanno proprio voluti, li hanno dimenticati non solo una, ma più volte: sono gli oggetti trovati sul territorio tra il 2016 e il 2017 e rimasti nel magazzino della Polizia municipale anche dopo la pubblicazione della loro presenza. Nessuno li ha richiesti indietro. Si tratta di oggetti a volte anche […]

SESTO FIORENTINO – Non li hanno proprio voluti, li hanno dimenticati non solo una, ma più volte: sono gli oggetti trovati sul territorio tra il 2016 e il 2017 e rimasti nel magazzino della Polizia municipale anche dopo la pubblicazione della loro presenza. Nessuno li ha richiesti indietro. Si tratta di oggetti a volte anche curiosi come il finto smartphone, simile a tanti altri cellulari di nuova generazione, ma privo di tutto al suo interno; oppure il decoder satellitare. L’elenco degli oggetti smarriti e non richiesti racconta la sbadataggine di chi perde un mazzo di chiavi o qualche spicciolo oppure abbandona per motivi diversi, un paio di jeans o un lenzuolo o una borsa con tubi e raccordi di rame. L’elenco degli oggetti trovati e non richiesti dal legittimo proprietario comprende tre borse da donne (una nera, una viola con un fiore e una piccola Louis Vuitton), una collana d’argento con il simbolo dell’albero della vita e una collana di pietra verdi, un mazzo di chiavi, un orologio da donna, un bracciale di stoffa e metallo, jeans, asciugamano, lenzuoli matrimoniali, camicia a quadri da uomo, una borsa con tubi e raccodi di rame, uno zaino viola e rosa modello tipo trekking, un cellulare Samsung, un portamonete in tessuto e un portafogli, una bicicletta tipo mountain bike, e alcune monete da 20, 10, 5, 2 e 1 centesimo. Che fine faranno questi oggetti dimenticati e mai richiesti? Come recita il regolamento comunale degli oggetti trovati dopo “un anno dall’ultimo giorno della seconda pubblicazione all’Albo Pretorio on line del Comune senza che alcuno si sia presentato a richiedere la restituzione dell’oggetto,
quest’ultimo, oppure il suo prezzo se le circostanze ne hanno richiesto la vendita, sarà messo a disposizione del reperitore, il quale lo potrà ritirare entro i 90 giorni successivi dalla data
predetta”. Trascorsi i termini previsti senza che il ritrovatore abbia presentato richiesta per la consegna, gli oggetti diventano di proprietà dell’amministrazione comunale. A quel punto l’economo del Comune deciderà, dopo opportuna scelta, la destinazione di detti oggetti e ne curerà la stima del valore. Per gli oggetti rimasti e diventati di proprietà del Comune la scelta sarà tra quattro possibilità: essere alienati tramite asta pubblica, essere destinati ad ausilio degli uffici dell’amministrazione comunale, essere ceduti gratuitamente a enti e soggetti pubblici e/o privati, senza fini di lucro, oppure, essere demoliti, eliminati o distrutti.