Atc. Il PD risponde al consigliere D’Elia

CALENZANO – Non si placa il dibattito sull’Atc, l’associazione turistica di Calenzano. La segreteria del PD calenzanese risponde al consigliere D’Elia, per “fare un po’ di chiarezza”. “Lei – si legge nella nota del PD – ha una visione piuttosto distorta di quello che è il diritto privato e i dettami costituzionali. Quando parla di Atc […]

CALENZANO – Non si placa il dibattito sull’Atc, l’associazione turistica di Calenzano. La segreteria del PD calenzanese risponde al consigliere D’Elia, per “fare un po’ di chiarezza”.

“Lei – si legge nella nota del PD – ha una visione piuttosto distorta di quello che è il diritto privato e i dettami costituzionali. Quando parla di Atc parla di una associazione autonoma che ha come missione la promozione del territorio”.

Atc, precisa la nota del PD “è una associazione libera e indipendente come una qualsiasi associazione del nostro territorio con rilevanza sociale, e per questo motivo, come molte associazioni di rilevanza sociale, riceve contributi pubblici finalizzati a progetti. Nel suo intervento del 7 agosto, lei esordisce dicendo ‘è arrivato il momento di abbandonare Atc per una nuova pro loco’. Dette così sono proprio parole al vento. Nessuno, se non i soci possono decidere di chiudere Atc, come nessuno del resto può impedire a lei di farsi promotore e avviare una Associazione Pro loco sul nostro territorio.

“Come le ha ricordato il Sindaco Prestini il nostro ordinamento democratico vive di partecipazione e militanza politica – prosegue la nota del PD – Pertanto per il bene delle istituzioni, e per un buon funzionamento della cosa pubblica sarebbe auspicabile una  partecipazione più ampia possibile dei cittadini. Detto questo non  le sembra una forzatura pensare che un cittadino che milita in un partito ed è  componente di un organo direttivo di questo, non possa ricoprire nessuna carica in nessuna associazione di Calenzano? Il nostro compito è favorire la partecipazione non limitarla! Noi riteniamo un valore che il presidente di un circolo di un’associazione, prenda parte attiva alla vita politica sostenendo le istanze e i bisogni dei propri associati, la politica non può solo ‘sedersi al bar a parlare di politica con gli amici’ come dice lei, la politica come lei sa bene, è lavorare ognuno nel proprio campo partecipando a un disegno politico ideale, teso al bene comune. Condividiamo come lei il timore che si crei conflitto, questo è normale e sta nella logica delle cose, non per questo possiamo pensare di  limitare preventivamente un cittadino nell’esercizio di un suo diritto. Il nostro partito diversamente quanto da lei sostenuto, per evitare sovrapposizioni di ruoli, ha deciso di tenere separate le cariche amministrative istituzionali, e le cariche di partito”.

 “Caro consigliere D’Elia – conclude la nota – non ci permettiamo di dare lezione su come svolge il suo ruolo, ma riteniamo che stia perseguendo una sorta di accanimento, tutti le riconosciamo impegno e tenacia e i risultati da lei ottenuti in termini di incompatibilità di cariche. Questo però non la autorizza a insistere su una strada dove da incompatibile diventa inopportuno per  continuare in una battaglia che sta diventando sempre più ad personam. La politica e gli interessi dei cittadini sono altra cosa. Inoltre cortesemente se lei vuole screditare il nostro partito faccia pure, e nelle sue prerogative, ma non vada a scomodare personalità che sono parte importante della nostra storia e sono pietre miliari per la nostra area politico culturale. Se le servono dei riferimenti, provi a cercare nel movimento a cui lei appartiene se c’è qualche personalità in grado di essere portata per esempio per integrità morale”.