SIGNA – E’ il giorno del passaggio delle consegne – e delle chiavi dell’ufficio – fra il sindaco uscente Alberto Cristianini e il neo sindaco (“Non mi farò mai chiamare primo cittadino”) Giampiero Fossi. Un appuntamento a cui hanno assistito gran parte dei “fedelissimi” che lo hanno sostenuto nel corso della recente campagna elettorale e che è stato anche l’occasione per iniziare a tracciare le linee guida di quello che sarà il mandato amministrativo.
Le prime sensazioni…
“Voglio ripetere le stesse parole che ho pronunciato domenica sera. Ho parlato d’amore, ho paragonato Signa a una bellissima ragazza che mi ha detto sì, un sì che mi ha dato una gioia immensa ma anche la consapevolezza di avere una responsabilità enorme. Fortunatamente sono stato e sono circondato da un gruppo di persone vere, autentiche, e questa è la cosa più importante”.
Nell’ultima settimana prima del ballottaggio si è parlato molto della “dichiarazione di voto” di Paolo Bambagioni a suo favore:
“E io avevo già parlato con lui prima che si pronunciasse, prima di una dichiarazione che mi aspettavo. Perché anche io, fra questa Lega, fra questa destra e un’altra forza politica, non avrei avuto dubbi a scegliere. Ora però bisogna mettersi al lavoro: personalmente penso di avere le conoscenze, le capacità e l’abilità necessarie per poter dare il meglio, pur nella consapevolezza che le difficoltà non mancheranno”.
C’è stato un momento in cui ha pensato di non farcela?
“Mai. Fin dai tempi delle primarie che hanno dato il via a una campagna elettorale lunghissima. In questi mesi ho sempre sentito con me l’intera comunità signese, oltre a un gruppo di persone affiatato che non mi ha mai fatto mancare il proprio appoggio”.
Il prossimo passo sarà la formazione della giunta…
“Sono decisioni che prenderò solo io assumendomi le mie responsabilità. Entro lunedì (il 17 giugno, n.d.r.) la voglio presentare; una cosa però la voglio anticipare: la mia prima delega sarà il personale proprio perché voglio essere un tutt’uno con la macchina comunale”.
La prima cosa o la persona a cui ha pensato quando è stato eletto?
“Ho pensato a mio fratello Paolo (scomparso prematuramente quando aveva 18 anni, si commuove…): amava la fotografia e sono sicuro che gli sarebbe sicuramente piaciuto farmi delle foto mentre festeggiavamo. Ma anche alla mia famiglia, agli altri due fratelli; ho pensato a Signa, è stato un turbinio di emozioni, un momento bello ed emozionante”.
Alberto Cristianini le ha “lasciato” l’ufficio…
“Lo ripeto, bisogna mettersi subito al lavoro. Per fortuna, grazie anche a quanto è stato fatto in questi anni, non si riparte da zero. E il mio impegno per la comunità, un termine che mi piace usare molto più di Comune, sarà massimo. A cosa darò priorità? Al lavoro, con uno sportello per le imprese. Ma c’è un altro aspetto che mi preme mettere in risalto, ovvero che con me Signa è e sarà pienamente inserita con Firenze, lavoreremo sempre in un’ottica metropolitana perché Signa non è sola”.
Nota a margine, il primo consiglio comunale dovrebbe svolgersi il 25 giugno.