“Andiam, andiam, andiamo a camminar”: per andare a scuola si usa… il “Pedibus”

CAMPI BISENZIO – “Andiam, andiam, andiamo a lavorar”, cantavano i sette nani in “Biancaneve”, “motivetto” che poi è stato usato anche per uno spot pubblicitario in cui protagonisti erano dei bambini. Mutuando tutto sul territorio campigiano, dai prossimi giorni (per poi ripartire a pieno ritmo con l’inizio del nuovo anno scolastico) proprio i bambini che […]

CAMPI BISENZIO – “Andiam, andiam, andiamo a lavorar”, cantavano i sette nani in “Biancaneve”, “motivetto” che poi è stato usato anche per uno spot pubblicitario in cui protagonisti erano dei bambini. Mutuando tutto sul territorio campigiano, dai prossimi giorni (per poi ripartire a pieno ritmo con l’inizio del nuovo anno scolastico) proprio i bambini che frequentano la scuola Vamba e la scuola Don Milani-Collodi possono cantare “Andiam, andiam, andiamo a camminar”. E’ stato presentato infatti questa mattina dal sindaco Emiliano Fossi e dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale “Giorgio La Pira”, Osvaldo Di Cuffa, il servizio “Pedibus”; insieme a loro gli assessori Monica Roso, Giorgia Salvatori e Riccardo Nucciotti. Il “Pedibus” altro non è che un autobus che va a piedi, “una carovana – si legge in una nota – di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da almeno due adulti regolarmente assicurati, un “autista” davanti e un “controllore” a chiudere la fila. E, come un vero autobus, parte da un capolinea e raccoglie i passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino fino all’ingresso a scuola”. Due i tragitti, con nomi che fanno riferimento alle favole, la linea “Peter Pan” e la linea “Pinocchio”: una cinquantina i bambini che hanno già aderito insieme alle rispettive famiglie, 35 (20 a San Donnino e 15 a San Piero a Ponti) gli adulti che presteranno servizio. Un progetto che è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione con questo gruppo di “cittadini attivi” – nella speranza ovviamente che anche altri aderiscano – e che, altrettanto attivamente, si sono resi disponibili affinché il “Pedibus” diventasse realtà. “Oltre all’approccio educativo con bambini e genitori – ha detto il sindaco Fossi – c’è un aspetto ambientale da non sottovalutare in considerazione del numero di macchine che così non si sposteranno per accompagnare i bambini a scuola”. Scuole che, come ribadito da Di Cuffa, “la mattina sono letteralmente soffocate dalle auto. La proposta dell’amministrazione comunale ci è piaciuta fin dall’inizio, ci consente di abituarli a vivere il momento di andare in classe, il tragitto che fanno partendo da casa, in modo diverso”. Concetti “sottoscritti” dall’assessore Roso, che ha aggiunto: “Si tratta di un progetto sperimentale, che vorremmo estendere anche ad altre scuole, ovviamente dove ci siano dei percorsi da fare in sicurezza”. “Per mettere a punto il progetto – ha detto l’assessore Nucciotti – c’è voluto del tempo, anche perché per i volontari è stato necessario un periodo di “formazione” insieme alla Polizia municipale. E’ un servizio che si può ampliare e che è aperto a chiunque voglia “investire” parte del proprio tempo libero in quello che è volontariato vero e proprio”. Volontariato e con il sorriso: “Non a caso – ha detto l’assessore Salvatori – abbiamo scelto il mondo delle favole per dare i nomi a fermate e percorsi; durante il cammino, infatti, vogliamo promuovere dei momenti dedicati proprio a questi racconti in modo che sia un servizio educativo per tutti, per i più piccoli ma anche per chi è in strada”.