Lega e FDI: “Via Arte della Paglia, dove sta la verità?”

SIGNA – Viabilità, dopo via dei Colli, di nuovo nel mirino della destra signese. Per voce di Vincenzo De Franco (Lega), candidato sindaco alle elezioni del 26 maggio, e Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia. “Nei prossimi giorni – spiegano – l’amministrazione comunale annuncerà con i consueti toni trionfalistici e autoreferenziali la realizzazione di […]

SIGNA – Viabilità, dopo via dei Colli, di nuovo nel mirino della destra signese. Per voce di Vincenzo De Franco (Lega), candidato sindaco alle elezioni del 26 maggio, e Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia. “Nei prossimi giorni – spiegano – l’amministrazione comunale annuncerà con i consueti toni trionfalistici e autoreferenziali la realizzazione di via dell’Arte della Paglia fino a via del Metolo, la stessa amministrazione comunale e il sindaco, sicuramente daranno le dovute spiegazioni su come è stata gestita la realizzazione di tale opera, dalla fine degli anni ’90 a oggi. Prima di tutto, è da portare a conoscenza dei cittadini che la progettazione di via Arte della Paglia è costata ai cittadini più di 200.000 euro in quanto l’amministrazione comunale ha fatto cambiare quattro volte il progetto fra il 2003 e il 2014, sempre affidando allo stesso studio ingegneristico tutte le varianti. Quindi, l’incertezza dell’attuale maggioranza (che è sempre la stessa da 25 anni a questa parte) è costata salata alla cittadinanza”.

E ancora: “Poi è da portare a conoscenza della cittadinanza che il tratto attualmente in costruzione, fino al suo collegamento con via delle Bertesche, doveva essere costruito a scomputo degli oneri di urbanizzazione in seguito all’edificazione dell’area industriale di via delle Bertesche. Per questo era stata stipulata la convenzione rep. 131696 fasc. 30438 del 5 agosto 1999 dove, a scomputo oneri, era previsto a carico delle ditte una strada larga 12-13 metri, lunga 600 metri, oltreché un parcheggio pubblico di 1.534 metri quadrati lungo via delle Bertesche, oltre alla cessione di ulteriori 3.400 metri quadrati di terreno a vario titolo. C’era una fideiussione di lire 1.345.087.800, integrabili in dipendenza dell’andamento dei costi.  Nulla di tutto questo è stato realizzato da parte di chi ha edificato nell’area industriale”.

“Infine, – concludono – sempre l’amministrazione comunale e il sindaco spiegheranno sicuramente alla cittadinanza come intendono congiungere questo tratto in realizzazione con via delle Bertesche, in quanto il muro di cinta dell’edificio adiacente a via delle Bertesche è troppo vicino al fosso della bonifica. Non ci sono più i metri sufficienti per una carreggiata a norma. Cosa faranno? Faranno spostare il fosso? Ci faranno un ponte sopra? Cambieranno percorso, con ulteriori oneri di progettazione? Quindi, prima di sperticarsi nei soliti toni trionfalistici e autoreferenziali, l’amministrazione e il sindaco dovranno chiedere scusa alla cittadinanza, oltre che per l’incredibile lentezza di realizzazione dell’opera, più di 20 anni, per il denaro pubblico speso in progetti, poi cestinati, durante questi  decenni”.