Il comitato elettorale: “Nessun accordo politico tra Giampiero Fossi e Matteo Mannelli. Ma neanche con le altre liste”

SIGNA – Sette punti per fare chiarezza. Per dire che il progetto politico che sostiene la candidatura a sindaco di Giampiero Fossi e quello di Uniti per Signa, che invece sostiene la candidatura a sindaco di Matteo Mannelli, sono due cose diverse. Diversi così come diversi sono quelli degli altri candidati a sindaco. Sette punti, […]

SIGNA – Sette punti per fare chiarezza. Per dire che il progetto politico che sostiene la candidatura a sindaco di Giampiero Fossi e quello di Uniti per Signa, che invece sostiene la candidatura a sindaco di Matteo Mannelli, sono due cose diverse. Diversi così come diversi sono quelli degli altri candidati a sindaco. Sette punti, da parte del Comitato Elettorale Giampiero Fossi Sindaco, che provano a fare chiarezza su una campagna elettorale che vive di sussulti. Sette punti sintetizzati così: “Circolano a Signa – si legge in una nota – molte notizie confuse sugli schieramenti politici per le prossime elezioni amministrative. Al fine di garantire a tutti gli elettori la possibilità di scegliere con chiarezza ci teniamo a ribadire i seguenti punti:

– non c’è nessun accordo politico tra Giampiero Fossi e Matteo Mannelli e la sua lista (Uniti per Signa).

– Le uniche liste che sostengono Giampiero Fossi sono Fare Insieme, Noi Siamo Signa, Partito Democratico e Progressisti per Signa. Possibili accordi andavano costruiti, eventualmente, prima.

– Pur ritenendo che il confronto e il compromesso siano il “sale della politica”, siamo altrettanto convinti che tutto vada fatto alla luce del sole e presentato in maniera chiara ai cittadini elettori. Non ci sono state le condizioni per un percorso di tale genere, pur da noi auspicato; pertanto riteniamo tale capitolo definitivamente chiuso.

– Pur nel doveroso rispetto di ogni percorso politico, ribadiamo che Matteo Mannelli e la sua lista sono inequivocabilmente avversari del progetto a sostegno di Giampiero Fossi. Il cambiare passo di Mannelli va inteso quindi come cambiamento di orientamento politico che lo vede alleato con esponenti di provenienza Forza Italia come testimonia la nomina a candidato vice-sindaco di Gianni Vinattieri. Qualora si fosse trattato di richiesta di rinnovamento, Mannelli avrebbe potuto partecipare, come era sua intenzione, alle primarie, strumento che da sempre rende il Partito Democratico aperto e contendibile.

– In estrema sintesi: il nostro progetto politico è alternativo a quello di Uniti per Signa. E l’unico modo per sostenere Giampiero Fossi è votarlo direttamente.

– La proposta di Matteo Mannelli non è ascrivibile in alcun modo al Partito Democratico e alle altre liste a sostegno di Giampiero Fossi. Chiunque metta in giro notizie diverse da queste lo fa con il deliberato intento di ingannare gli elettori.

– Ci teniamo infine a ribadire che rifiuteremo in maniera netta qualsiasi accordo sottobanco fatto con ognuna delle forze politiche nostre avversarie con il fine di dividersi poltrone e piccole gestioni di potere, che di fatto rende l’azione amministrativa priva di forza e progettualità”.