CAMPI BISENZIO – Alla Fratellanza Popolare di San Donnino ancora non ci credono. Sono increduli e attoniti: la morte di Maurizio Scarpelli, ieri in Val d’Aosta, nello schianto fra l’elicottero di cui era alla guida e il bimotore francese nei cieli sopra il ghiacciaio del Rutor, è una tragedia che colpisce il cuore e al cuore dell’associazione. Nel vero senso della parola. La compagna di Maurizio, infatti, Francesca, insieme hanno anche due figli che frequentano la scuola don Milani, Agnese e Federico, è la responsabile dei servizi della Fratellanza, anche il babbo, Marco, è volontario, oltre a essere molto conosciuto presso la Casa del popolo per il suo impegno con la squadra di ciclismo, e la loro casa è proprio in via delle Molina, a due passi dalla sede dell’associazione. Commosso Alessio Ciriolo, presidente della Fratellanza Popolare, interpellato al telefono: “E’ una tragedia che ci lascia senza parole. Dire che siamo rimasti choccati da quello che è successo, è poco. Da parte nostra ci uniamo al dolore di Francesca, della sua famiglia e di quella di Maurizio in questo momento terribile. Per tutti”. Ancora da definire la dinamica dell’incidente, che ha provocato sette morti (gli ultimi due corpi sono stati recuperati in giornata). Dai primi rilievi effettuati, è emerso che l’elicottero stava decollando quando, improvvisamente, si è “incrociato” con il bimotore francese, decollato a Megéve, un SAN Jodel D.140, che invece stava atterrando. Maurizio, infatti, stava lavorando, come ormai avveniva da tantissimi anni, trasportando alcuni turisti in un volo panoramico, un servizio che le aziende di eliski forniscono per ammirare dall’alto le bellezze delle Alpi oppure per accompagnare sciatori in quota. In questo caso, l’elicottero era di proprietà di una società di Ovada che, a sua volta, lo aveva dato in affitto alla Gmh di Courmayeur, ditta privata specializzata in tour di eliski. Resta il fatto che alla torre di controllo dello scalo regionale di Saint-Christophe (Aosta) non risulterebbe alcun piano di volo riconducibile al bimotore. Il pilota, comunque, resterà piantonato in ospedale e, se l’arresto sarà validato dal gip, verrà trasferito in carcere a Brissogne. “Il provvedimento è stato preso alla luce degli elementi raccolti da Carabinieri e Guardia di finanza in sinergia”, ha detto il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna. Soprattutto resta il fatto, purtroppo, che oggi ci sono tante famiglie che piangono, quella di Maurizio, quella di Francesca e, gioco forza, anche quella della Fratellanza Popolare. A tutte ovviamente vanno le condoglianze da parte della redazione di Piananotizie. “Tutta l’associazione – si legge sulla pagina Facebook della Fratellanza – si stringe a Francesca, ai suoi piccoli e alla famiglia, per la tragica scomparsa del compagno Maurizio, pilota dell’elicottero coinvolto nella tragedia sul ghiacciaio in Val d’Aosta. La notizia ha sconvolto tutti e i nostri pensieri e i nostri cuori sono con voi per cercare di alleviare questo enorme dolore”.
Una tragedia, quella di ieri in Val d’Aosta, su cui si è espresso anche il presidente della Regione Enrico Rossi: “Maurizio Scarpelli era molto apprezzato in Regione per la sua attività di pilota, molto amato dai compagni dell’antincendi boschivi e della Protezione civile, dove operava da oltre dieci anni ed era considerato uno dei riferimenti con maggiore esperienza. Esprimo il massimo cordoglio mio, della giunta e dell’intera struttura regionale alla famiglia, agli amici ed ai compagni di Scarpelli per la tragica perdita di una persona di grande valore. Maurizio è stato fra i protagonisti dello spegnimento del grande incendio dei monti pisani del settembre scorso, a lui e ai suoi colleghi andrà per sempre la nostra riconoscenza”.
I colleghi dell’antincendi boschivi ricordano Maurizio Scarpelli anche “per la preziosa collaborazione offerta nelle attività di formazione e addestramento svolte presso il Centro AIB La Pineta, dove era conosciuto e amato anche grazie a quelle attività e ai numerosi incontri tenuti nelle scuole toscane, per spiegare agli studenti i fondamenti delle attività di prevenzione degli incendi. La Regione Toscana, il Settore Protezione Civile e l’organizzazione AIB, si stringono alla famiglia in questo momento di dolore”.
“La tragedia in Val d’Aosta – ha scritto il sindaco Emiliano Fossi su Facebook – si porta via Maurizio Scarpelli, conosciuto e apprezzato nella nostra comunità. Ho avuto modo di conoscerlo in modo superficiale ma era una di quelle persone che ti colpivano per lo sguardo buono. Un abbraccio immenso alla moglie ed ai figli. Lascia un grande esempio”.