CAMPI BISENZIO – “Le paure, quando sono utilizzate come strumento politico, possono essere sconfitte dall’informazione: sappiamo cosa è uno Sprar?”: è questa la riflessione di Nadia Conti, presidente di “CittáVisibili”. “Nel 2001 – spiega – il Ministero dell’interno, Anci e Unhcr siglarono un protocollo d’intesa per la realizzazione di un “Programma nazionale asilo”. Trasformato istituzionalizzato con la legge 189/02, la cosiddetta Bossi-Fini, in Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), ne sanciva la creazione come sistema statale. Nasceva, così, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’interno, Anci ed enti locali. Per cui, fino a prova contraria è il Ministero che autorizza, di concerto con l’ente locale, l’attivazione, di un centro di accoglienza Sprar. Quali paure hanno coloro che gridano contro l’ospitalità ad uomini e donne che hanno un permesso di rifugiato accertato? Perché e contro chi manifestano se non in opposizione del Ministero degli interni? I rifugiati sono uomini e donne, come gli italiani Sacco e Vanzetti, uccisi innocenti dall’America impaurita. Ricordiamolo. Come dovremo aver memoria dei tanti resistenti, rifugiati anche loro, che trovarono accoglienza seppur clandestina, in Svizzera o in Francia, durante il periodo del nazi-fascismo”.
“La nuova Legge Salvini verrà sottoposta al Parlamento, non riporta al momento nè la data della sua entrata in vigore, nè la sostenibilità finanziaria e non ha prevista la retroattività sulle nuove norme. Queste prevedono l’eliminazione dei permessi umanitari e la possibilità di accogliere i richiedenti asilo nei progetti Sprar, una contraddizione ancora prima che crudele. Ma gli Sprar restano – seppur totalmente stravolti nella loro natura – strutture dove arriveranno coloro che hanno i permessi umanitari e di rifugiato politico. Per cui ora cosa viene chiesto dalla Lega di Campi Bisenzio? (..) Quando la destra quindi contrasta l’accoglienza negli Sprar, si oppone al suo stesso sistema che ricordiamolo, ha creato nel 2002. Un sistema di accoglienza debole per la scarsa serietà con cui negli anni è stata trattata la materia. Invece sarà importante ricominciare perché il silenzio o l’indifferenza come azioni politiche hanno effetti contrari e devastanti. Ne sono prova le attuali intolleranze e gli attacchi o verso “i buonisti” o verso le Istituzioni morali che sono nate e si riconoscono nella Costituzione. Come CittàVisibili siamo pronti a riprendere a ricostruire la rete”.