Da Todi al Teatrodante “La maratona di New York” con Fiona May

CAMPI BISENZIO – La “Maratona di New York”, coproduzione del Teatrodante Carlo Monni e Todi Festival, tratto dal testo di Edoardo Erba, su regia originale di Andrea Bruno Savelli inaugurerà il 25 agosto il Todi Festival. Lo spettacolo vede in scena l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May – al debutto in teatro – […]

CAMPI BISENZIO – La “Maratona di New York”, coproduzione del Teatrodante Carlo Monni e Todi Festival, tratto dal testo di Edoardo Erba, su regia originale di Andrea Bruno Savelli inaugurerà il 25 agosto il Todi Festival. Lo spettacolo vede in scena l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May – al debutto in teatro – e Luisa Cattaneo (più volte al fianco di Ottavia Piccolo, Franca Valeri e Gigi Proietti). Nello spettacolo – una inedita riscrittura tutta al femminile – May e Cattaneo corrono realmente per l’intera durata, in un percorso immaginario tra ostacoli, fatica, sudore, celebrando una storia di amicizia sincera.
Lo spettacolo il 16 febbraio sarà al Teatrodante Carlo Monni.

Annoverato tra i capisaldi della drammaturgia contemporanea italiana, Maratona di New York rappresenta già di per sé una grande sfida recitativa. In questo nuovo allestimento, proposto da Andrea Bruno Savelli, la sfida si rinnova, affidando il ruolo di interpreti, originariamente due uomini, a due donne. Anche la messa in scena risulta innovativa, introducendo lo spettatore in un’atmosfera surreale nella quale le due attrici corrono realmente e attraverso lo sforzo fisico donano alle loro parole dinamicità e un coinvolgimento di emozioni.
“Edoardo ha trasformato il testo al femminile (già di assoluto successo, visto che gira da più di 20 anni) – dice Savelli – durante le prime prove insieme. È uno spettacolo complesso su più fronti, noi abbiamo cercato di cambiarne anche le dinamiche, rendendolo attuale. Una prova difficile per le attrici, infatti Fiona e Luisa corrono utilizzando un marchingegno, dei tapis roulant scenografati, lì dove in genere la corsa veniva solo mimata. Nei testi e negli spettacoli belli, non c’è mai un solo messaggio. Qui sicuramente è fondamentale la fratellanza tra le due protagoniste, che si estende a qualsiasi idea di vicinanza umana, anche tra popoli. Come a dire che l’umanità, quando invece di cercare di distruggersi a vicenda si mette insieme, può scavalcare qualsiasi ostacolo. E poi siamo felicissimi di avere Fiona con noi, una icona, una donna forte e anche una bravissima attrice”.