CALENZANO – L’appuntamento era alla “Festa Sociale” di Carraia, in programma fino al 5 agosto nella zona del campo sportivo. Un appuntamento per “incontrare la politica” ma anche per fare in modo che la politica incontrasse la gente. E di gente, ieri sera, ce n’era davvero tanta per il “faccia a faccia” con i primi cittadini di Calenzano, Campi e Sesto Fiorentino (in rigoroso ordine alfabetico…), Alessio Biagioli, Emiliano Fossi e Lorenzo Falchi. Tante le questioni affrontate: dall’importanza di iniziative come la stessa “Festa Sociale”, con tanti volontari impegnati (e un’organizzazione impeccabile, aggiungiamo noi) alla diversa appartenenza politica dei tre sindaci (MDP per Biagioli, Pd per Fossi e Sinistra Italiana per Falchi); dalle sensazioni, ma anche dalle certezze, di ognuno dei tre, sul momento che sta vivendo la sinistra in Italia al cammino da fare per tornare a recitare un ruolo da protagonisti e alla necessità di riconquistare la fiducia della gente. Una fiducia che in questi anni è andata smarrita per delle responsabilità che la sinistra (e il centro-sinistra) adesso stanno ammettendo. Ma anche con due certezze, ovvero che, in questo momento storico, non è fondamentale avere un’unica “casa” dove coabitare, non è fondamentale avere un unico simbolo in cui riconoscersi. Fondamentale, invece, e tutti e tre lo hanno rimarcato con forza, è portare avanti le stesse battaglie, con la stessa convinzione, sia che si parli delle tariffe dell’acqua, sia che si parli del lavoro, sia che si parli dell’aeroporto. Già l’aeroporto, uno degli argomenti, in attesa della Conferenza dei servizi programmata per inizio settembre, che ha “scaldato maggiormente il cuore” dei tre sindaci ma anche dei tanti cittadini presenti. Con la consapevolezza che, nonostante tutto, niente può essere dato per scontato. Insomma, la politica ha realmente incontrato la gente a Carraia e viceversa. Ma alla fine consentitemi una “nota a margine”, dedicata a tutti quei giovanissimi volontari che anche ieri sera servivano chiocciole e pizze ai tavoli e sempre con un bel sorriso. “Merce rara”, di questi tempi i volontari in giovane età. Bravi.
