CAMPI BISENZIO – Non c’è dubbio che quello dell’ufficio postale di San Donnino sia stato uno degli argomenti più discussi negli ultimi giorni della campagna elettorale. Da un lato il centro-destra, con tanto di presidio proprio davanti all’ufficio postale, che affermava – e che continua ad affermare – che non avrebbe mai riaperto dopo il tentativo di furto e i relativi danneggiamenti delle scorse settimane. Dall’altro l’amministrazione comunale che invece ha sempre ribadito che per i lavori necessari per la riapertura sarebbe stata questione di giorni. Fatto sta che non dovrebbe trattarsi del 5 luglio come anticipato in un primo momento, con tanto di cartello affisso sulla porta. In base alle ultime indiscrezioni raccolte, infatti, l’ufficio postale di San Donnino riaprirà il 21 luglio. Non sembra essere d’accordo Paolo Gandola, eletto in consiglio comunale nelle fila di Forza Italia, che sull’argomento poste ieri aveva pubblicato un post su Facebook. Post che è stato commentato anche da Niccolò Franzini, direttore dell’ufficio postale di San Donnino: “Premetto che intervengo nel suo post a titolo strettamente personale – ha scritto Franzini – anche se professionalmente è noto che ricopro il ruolo di direttore dell’UP di San Donnino da circa otto anni e mezzo. Ci tengo ad informarla che i lavori di ristrutturazione dell’UP sono iniziati il 25 giugno. Le tempistiche di inizio e fine dei lavori sono indipendenti dalla campagna elettorale appena terminata e di sola competenza dei tecnici del polo immobiliare di Posteitaliane Spa. Le confesso che aver risposto alle 4 del mattino alla centrale allarmi da un letto di ospedale (ricoverato in gravi condizioni solo poco più di 24h prima) e apprendere la notizia che il mio amato ufficio era stato devastato da una forte deflagrazione nel tentativo di sottrarre la cassaforte dell’ATM, si fidi non lo auguro nemmeno al peggior avversario commerciale. Al tempo stesso non è stato piacevole rientrare a lavoro da una degenza di circa 30 giorni e ripetere alla clientela come un disco incantato che “la riapertura è certa ma la data dipende dall’azienda considerati i gravi danni che non si possono percepire dall’esterno”. Non essendo sprovveduto alle dinamiche politiche ma al tempo stesso avverso alle “Fake News” (o meglio tradotto in italiano le “notizie false”) in quanto danneggiano la dignità e la vita privata di un semplice cittadino o, come in questo caso, “possono danneggiare l’attività professionale” costruita con grande sacrificio in tutti questi anni. Le chiedo cortesemente la prova documentata di quanto da lei dichiarata in più post e sulla stampa on line “dell’atto esecutivo di sfratto immobiliare”. Può inviarmela in privato o renderlo pubblica al fine di approfondire la problematica che ad oggi non mi risulta vera avendo interpellato i vari livelli aziendali. Al contrario mi risulta uno sfratto esecutivo immobiliare per gli appartamenti privati che la banca proprietaria ha reso esecutivi da dicembre 2017 a tutti gli inquilini sovrastanti l’UP e ormai notizia di pubblico dominio. Sono più che convinto che in campagna elettorale a volte ci si fa prendere troppo dall’onda dell’entusiasmo di una vittoria a portata di mano e si eccede con delle dichiarazioni senza pensare alle conseguenze e/o ai danni commerciali e di immagine delle persone coinvolte. Pertanto la invito a produrre in tempi celeri quanto gentilmente richiesto o, in assenza, due semplici righe di scuse che saranno ben accette dal sottoscritto e dai miei colleghi per chiudere la vicenda in piena tranquillità. Inoltre sarà mia cura invitarla alla riapertura dell’UP e prendere un caffè insieme fiducioso che diventi anche un potenziale cliente fidelizzato dell’UP di San Donnino”.