CALENZANO – Niente di fatto per i lavoratori della Fedex-Tnt che stanno scioperando per la decisione dell’azienda di licenziare. L’incontro che si è tenuto a Confindustria a Roma e venerdì al Mise non ha cambiato la situazione per i lavoratori che hanno avviato un nuovo pacchetto di scioperi. Ieri sera nella sede di Calenzano (dove sono previsti due licenziamenti, mentre a Empoli la chiusura della sede) è iniziato lo sciopero: ai lavoratoi hanno portato la loro solidarietà anche il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.
“In Toscana tra Fedex e Tnt ci sono oltre 300 lavoratori – dice Gabrio Guidotti di Filt Cgil Toscana – respingeremo questo Piano industriale perché il modello che deve passare è quello virtuoso di Fedex, dove i corrieri sono dipendenti, e non quello di Tnt, dove il lavoro è esternalizzato. La posta in palio è altissima, la mobilitazione andrà avanti finché i licenziamenti non saranno ritirati”. Il 4 giugno si terrà un nuovo incontro al Mise dove i sindacati chiederanno di ritirare la procedura altrimenti sarà attivato un altro pacchetto di scioperi. Fino ad ora, dicono i sindacati, l’adesione è stata alta. Diversa la posizione dei Cobas che, in un comunicato a firma S.I.Cobas e Adl, sottolinea “pur riconoscendo la gravità della situazione, non abbiamo aderito agli scioperi proclamati dai confederali, ma intendiamo muoverci in modo indipendente per assumere pienamente la sutazione e andando, se necessario, ad un forte impatto con Fedex/Tnt, qualora non si arrivi a definire un quadro generale di garanzie per utti i cosiddetti esuberi”.