CALENZANO – Cinquanta anni fa il primo omicidio del “mostro di Firenze”, il caso criminale più lungo e controverso della cronaca nera italiana. Se ne è parlato alla biblioteca CiviCa in occasione della presentazione del libro “Mostro di Firenze al di là di ogni ragionevole dubbio” di Paolo Cochi, Francesco Cappelletti, Michele Bruno che ricostruisce la storia del mostro di Firenze attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e gli atti ufficiali, per una nuova valutazione di aspetti centrali della vicenda e per evidenziare elementi rimasti inediti. La cronologia degli eventi e le nuove conclusioni di recenti studi di entomologi e medici legali, creano una dicotomia inconciliabile con i risultati fino a oggi processualmente accertati. Durante la serata è stato presentato anche un video sui luoghi dei delitti avvenuti tra il 1968 e il 1975. All’incontro, molto partecipato, erano presenti oltre a Cochi anche Enrico Balducci esperto di Calenzano della vicenda del Mostro, il giornalista Antonio Taddei e il blogger Martino Rossi.
Dopo decenni d’indagine, una scia di sangue con almeno 16 vittime, tante morti considerate “collaterali”, la pista sarda, Pacciani e i compagni di merende, per giungere alle ipotesi sui mandanti che, finora, hanno condotto solo ad assoluzioni per quanti ritenuti coinvolti il libro racconta un’altra verità che smonta una a una le dichiarazioni del testimone reo confesso Giancarlo Lotti, questa volta senza possibilità alcuna di appello. Prefazione di Roberta Bruzzone. Con intervista-racconto di Nino Filastò. Dal reportage-inchiesta del regista Paolo Cochi.