FIRENZE – Sabato scorso, a Campi, la presentazione de “Il primo passo”, lo Sportello della Misericordia che, insieme a Pisa, Lido di Camaiore e Agliana, fa da apripista a un progetto nato dalla collaborazione fra Misericordie della Toscana e Associazione Culturale Preludio, un nuovo presidio dedicato alla dipendenza da gioco. Ieri il sì del Consiglio regionale della Toscana all’adeguamento sulla legge che riguarda appunto il gioco d’azzardo. Un sì arrivato a larga maggioranza, con 24 voti a favore e 4 voti di astensione (Lega), una modifica alla legge regionale 57/2013 per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Si tratta di un adeguamento del preambolo della legge sulla quale l’assemblea toscana è di recente intervenuta con significativi aggiornamenti all’inizio di quest’anno. La modifica arriva per ragioni di coordinamento tecnico, a seguito di un’eccezione del Ministero dell’Interno sulla formulazione di un comma del preambolo, per una più appropriata esplicitazione delle potestà esercitabili dalla Regione in materia di giochi leciti, al fine di tutelare categorie di persone socialmente a rischio e per la prevenzione della ludopatia. “Una piccolissima modifica di un testo di legge che rimane nella sua interezza”, ha spiegato in aula il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Pd). “Era importante essere coerenti con la legislazione nazionale e meno generici, per evitare il rischio di un conflitto di competenze, per questo abbiamo accolto le osservazioni del Ministero, – ha aggiunto Andrea Quartini (Movimento 5 stelle) – la definizione delle competenze della Regione ci lascia lo spazio per una riflessione comune”. Secondo il consigliere della Lega e portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti, “al di là del tecnicismo che siamo costretti a correggere, deve rimanere alta l’attenzione della Regione Toscana per prevenire l’abuso del gioco d’azzardo”. Per Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) “è stato risolto il conflitto tra la legge dello Stato e la legge regionale, ma rimane irrisolto il conflitto di interessi dello Stato, che combatte la ludopatia con poca energia e poco convinto, visto che ne ha un guadagno considerevole”. “Era importante evitare che un elemento semantico potesse comportare problemi alla legge. L’impostazione non cambia”, ha affermato Serena Spinelli (Art.1-Mdp), che è anche presidente dell’osservatorio regionale sul gioco d’azzardo.
Gioco d’azzardo: il Consiglio approva l’adeguamento della legge regionale
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