“Maldifiume”, al “Festival del camminare” un viaggio lento, a passo d’acqua

CALENZANO – Dopo Andrea Vismara e la Via Francigena, protagonisti assoluti del primo libro presentato nell’ambito di “Calenzano passo passo” o primo “Festival del camminare”, domani, mercoledì 2 maggio, alle 18, a CiviCa sarà tempo di “Maldifiume”, il libro scritto da Simona Baldanzi per Ediciclo editore. “Un viaggio lento, a passo d’acqua, nel tempo che […]

CALENZANO – Dopo Andrea Vismara e la Via Francigena, protagonisti assoluti del primo libro presentato nell’ambito di “Calenzano passo passo” o primo “Festival del camminare”, domani, mercoledì 2 maggio, alle 18, a CiviCa sarà tempo di “Maldifiume”, il libro scritto da Simona Baldanzi per Ediciclo editore. “Un viaggio lento, a passo d’acqua, nel tempo che ci metteva un tronco dal Falterona a Pisa con l’Arno in piena”. Un bel viaggio insomma, un cammino lento lungo un fiume per conoscere la sua storia, quella di chi abita i luoghi che il fiume attraversa e, perché no, anche la propria storia perché, in fin dei conti, prendersi il tempo per scoprire l’altro è anche un modo per riconoscere sé stessi. Un libro che racconta anche un po’ della Piana, che si legge tutto d’un fiato e che avrò la possibilità di presentare. Un bel racconto, che narra la memoria dell’acqua, quella della gente che vive ancora con lo sguardo rivolto a riva d’Arno e il ricordo dei passi che l’autrice ha percorso accompagnata da alcuni amici nella lunga camminata. Questo il senso di “Maldifiume”, dopo che l’autrice aveva esordito con il romanzo “Figlia di una vestaglia blu”, che intreccia le vicende delle operaie tessili della Rifle a quelle degli operai edili della Tav in Mugello. Nel mezzo tante altre cose: ora si è fatta testimone della bellezza di un territorio antico, ma anche della sua inconsapevole trasformazione moderna. “Maldifiume” è nato così, un viaggio a passo d’uomo, anzi a “passo femminile”, dalla sorgente sul Falterona alla foce di Marina di Pisa. Il racconto in 40 capitoli di tante storie, antiche e contemporanee, di vita lungo la sponda, attraverso paesi, città e case isolate. Un racconto intimo, sempre rispettoso dell’intimità degli incontri che dipinge con tratti veloci la vita e le vite vicino al fiume, da meditare con lentezza passo, dopo passo, in dialogo con le pagine.