CAMPI BISENZIO – A colpi di rendering. La sfida di Maria Serena Quercioli, candidata sindaco per il centro-destra e la lista civica “Liberi di cambiare”, prosegue. Passando per le frazioni. L’ultima in ordine di tempo, ieri sera, a San Donnino dove ha presentato gli impegni di programma per piazza Costituzione e l’ex piazza del Mercato, la passerella sull’Arno e il trasporto pubblico, avvalendosi, come già fatto a Capalle della proiezione di rendering.
“San Donnino, dopo Capalle, è un’altra frazione dimenticata da tutte le amministrazioni comunali, – ha detto Quercioli – con il passare degli anni ha perso buona parte dei negozi, causando disagi in particolare alla popolazione anziana. Le strade sono in pessime condizioni: da via Pistoiese a via Trento, lesionati o distrutti molti marciapiedi e nel tratto dal campo sportivo alla stazione FS tutto è completamente da mettere a posto. E “Liberi di cambiare”, insieme agli partiti di centro-destra, ha dedicato nel suo programma elettorale particolare attenzione a San Donnino per una questione di dignità e rispetto nei confronti dei residenti. La vicenda della passerella sull’Arno è surreale: dopo 40 anni di discussioni, nel 2011 fu sottoscritto un accordo e l’opera sarebbe stata finanziata dalla ex Provincia di Firenze per 3,5 milioni di euro, compreso il parcheggio scambiatore a Badia a Settimo. Solo a dicembre 2017 si è arrivati alla progettazione esecutiva ma i cantieri non sono mai partiti. Non appena saremo alla guida di Campi riprenderemo subito in mano la questione visto che la passerella permetterà ai cittadini di Badia a Settimo di raggiungere la stazione di San Donnino e di conseguenza poter avere più treni perchè per Santa Maria Novella il viaggio dura 13 minuti”.
“Tornando a piazza Costituzione, la nostra proposta prevede l’abbattimento del giardino pensile e un nuovo disegno capace di coniugare la sosta dei veicoli, il verde e la fruibilità per il mercato e per i sandonninesi in generale”.
Quercioli poi entra nei dettagli: “Nella piazza c’è un edificio che in passato ospitava le Poste e sarà destinato al nuovo “distaccamento” del Comune, adatto a ospitare una sezione dell’Urp e della Polizia municipale per offrire una maggiore presenza delle pattuglie nella fascia di territorio che comprende San Donnino e San Piero a Ponti. Avvieremo le procedure per consentire che l’ex piazza del Mercato trovi un suo nome e al tempo stesso procederemo a una riqualificazione della piazza, ricavando un numero maggiore di posti auto con inserimento di alberi al centro per l’ombreggiatura nella stagione estiva. La targa che ricorda i caduti posta al centro della rotonda all’interno del giardino sarà spostata nello spazio verde adiacente al fontanello e la rotonda abbellita con fiori poichè allo stato attuale c’è solo la presenza di erba che cresce a dismisura e che è segno di degrado e incuria”.
“Una delle caratteristiche del borgo di San Donnino sono le “corti”, dove nei secoli sono nate molte abitazioni. Al riguardo introdurremmo forme di sostegno con incentivi fiscali del restauro delle corti, delle facciate e delle aree di pertinenza alle abitazioni secondo dei canoni estetici concordati mediante apposito regolamento. Il parco Chico Mendes, è una vera e propria rarità nella Piana e necessita di una maggiore valorizzazione e rendendolo maggiormente fruibile dai cittadini. La gestione da parte delle associazioni dovrà essere rivista nell’ottica di mantenere decoroso e pulito il parco prevedendo che durante i week end il parco non possa essere solo ad uso e consumo di alcuni soggetti che, a detta dei frequentatori, occupano con i loro barbecue quasi tutti gli spazi. Ci adopereremo, ancora, perché il museo di arte sacra di piazza Costituzione sia tutelato e valorizzato e avvieremo un necessario percorso con la parrocchia per capire i motivi che hanno portato alla chiusura al pubblico e per poter contribuire a ridargli slancio e visibilità. Certo, non si può essere il sindaco di tutti ma si può essere al servizio di tutti, perchè il ruolo del sindaco è quello di servire la comunità, senza fare distinzioni”.