Giorno del ricordo, la commemorazione dell’assessore Fossi

SIGNA – Con le bandiere a mezz’asta, sulla “facciata” del palazzo comunale, e una commemorazione tenuta all’interno della sala giunta dall’assessore alla cultura Giampiero Fossi, l’amministrazione comunale signese ha voluto ricordare i martiri delle Foibe e la sofferenza degli Italiani dell’Istria e della Dalmazia cacciati dalla loro terra in seguito alla pulizia etnica operata dal […]

SIGNA – Con le bandiere a mezz’asta, sulla “facciata” del palazzo comunale, e una commemorazione tenuta all’interno della sala giunta dall’assessore alla cultura Giampiero Fossi, l’amministrazione comunale signese ha voluto ricordare i martiri delle Foibe e la sofferenza degli Italiani dell’Istria e della Dalmazia cacciati dalla loro terra in seguito alla pulizia etnica operata dal comunismo jugoslavo. “Il ricordo di questi orrori – ha detto Fossi – impone a tutti il dovere di ricordare e di approfondire, senza reticenze, quanto è avvenuto nei nostri confini orientali nel periodo immediatamente successivo alla fine della seconda Guerra Mondiale. La morte, l’odio, il nazionalismo più becero e interessato rappresentano soltanto una parte di capitoli bui della nostra storia: mentre tutto ciò stava avvenendo l’indifferenza verso quanto accadeva si accompagnava all’abbandono dei nostri profughi visti spesso con sospetto se non addirittura con odio. La complicità morale con il comunismo titino della nostra sinistra si è accompagnato, in una sorta di congiura del silenzio, alla copertura dei fatti voluta da molti esponenti della destra a loro volta bisognosi di coprire gli orrori, ancora troppo poco conosciuti, operati dall’Italia in Slovenia, Croazia e Grecia. Anche il governo di centro, guidato dalla Democrazia Cristiana si guardò bene, in nome della realpolitik, dall’entrare in contrasto con Tito, dittatore sanguinario responsabile dell’eccidio di moltissimi Italiani ma schierato contro il principale nemico del blocco occidentale: l’Unione Sovietica di Stalin. Contro ogni silenzio, contro ogni opportunismo la verità della storia si mostra oggi come l’unico strumento capace di aiutare la nostra comunità ad allontanare i pericoli di ricadute verso ogni genere di orrore”.