CAMPI BISENZIO – Nel “Giorno del ricordo”, il 10 febbraio appunto, giorno deputato al fine di osservare e rinnovare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, i giardini di via Siena sono stati intitolati al “Ricordo di tutti i martiri”. Un’intitolazione a cui era presente il comandante della Stazione dei Carabinieri di Campi Bisenzio, Giovanni Rodi, e nel corso della quale l’assessore Riccardo Nucciotti ha sottolineato più volte l’importanza del momento, ribadendo il concetto che “non ci sono martiri di serie A e martiri di serie B” e che “l’odio genera soltanto odio”.
Ma la “ferita”, soprattutto in chi ha di fatto dato vita al percorso che si è concluso questa mattina, è ancora aperta. Quello di stamani è stato infatti il coronamento di un percorso iniziato un anno fa, a febbraio del 2017, quando Forza Italia, insieme all’esule Severino Bergamo e a Miriam Andreatini Sfilli, anche lei esule e delegata fiorentina dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, aveva avviato la procedura per intitolare l’area verde di via Siena (inizialmente il pensiero era andato alla sala delle commissioni consiliari del Comune di Campi, n.d.r.) a tutti i martiri delle Foibe.
Da allora si è innescato un lungo dibattito fra tutte le forze politiche e “il capo gruppo del Partito Democratico, Lorenzo Loiero, – si legge in una nota di Forza Italia – si era formalmente impegnato in aula a dimostrarsi concorde a intitolare una via o un giardino ai martiri delle Foibe. Nonostante l’impegno assunto, sempre durante il dibattito, il consigliere comunale Emanuela Eboli ha presentato un emendamento che chiedeva di cancellare la parola “Foibe” sostituendo la denominazione dell’area verde di via Siena in “Giardino del ricordo – a tutti i martiri”, cosa che stamani è avvenuta”.
“Pur spaccandosi, – spiega il capo gruppo azzurro Paolo Gandola – la maggioranza ha aprovato l’emendamento con 11 voti favorevoli e 6 contrari. Per tale ragione, oggi, così come prevedeva l’atto presentato da Forza Italia, l’amministrazione comunale ha provveduto a intitolare l’area a tutti i martiri. In pratica, la sinistra ha dovuto ricorrere a inutili sofismi per cancellare la parola Foibe, una parola scomoda, imbarazzante, essendo stati i partigiani comunisti del maresciallo Tito i responsabili dell’eccidio. Noi di Forza Italia non abbiamo alcun imbarazzo a partecipare alle commemorazioni partigiane dove viene riconosciuta e colpevolizzata l’assurda furia nazista. Riconoscere che i morti nelle Foibe sono morti di tutta l’Italia è premessa indispensabile per essere Nazione fino in fondo affermando con decisione la condanna di tutti i totalitarismi, passati e presenti. Per questa ragione stamani Forza Italia ha realizzato un sit-in durante l’inaugurazione per contestare l’assurda decisione di intitolare il giardino senza citare la parola foibe”.