FIRENZE – E’ un Dario Nardella che ancora una volta guarda alla Piana. Così come ha fatto spesso nelle ultime settimane. E lo fa prendendo in esame due delle questioni che sono state e sono sempre al centro del dibattito, politico e non: la moschea e l’aeroporto. “La moschea di Sesto Fiorentino è un fatto positivo, per il quale si è speso con intelligenza il cardinale Giuseppe Betori, e anche noi, con la Città metropolitana abbiamo in qualche modo incoraggiato. Credo che sia una risposta più generale anche all’area metropolitana. E credo che la moschea di Sesto possa essere utilizzata anche da credenti di altri Comuni, come Firenze”. Lo ha detto oggi parlando a margine del pranzo di fine anno in Palazzo Vecchio con i ministri del culto, cui hanno partecipato anche l’arcivescovo Betori, l’imam Izzedin Elzir e il rabbino Amedeo Spagnoletto.
Già nelle scorse settimane Nardella aveva avuto modo di esporre questa opinione, alla quale però Elzir ha sempre risposto osservando che la moschea di Sesto “è per Sesto e a Firenze il lavoro va avanti”. E su questo punto Nardella ha risposto di “aspettare che la comunità musulmana, in cui ho molta fiducia, si faccia avanti; ciò non toglie, però che la situazione di alcuni centri di preghiera in città a partire da quello in centro, di piazza dei Ciompi, che è praticamente un garage, debbano trovare una soluzione, un’alternativa. Con gradualità troveremo altre soluzioni che siano accolte positivamente dalla comunità. Il diritto di pregare va affermato senza imposizioni”. Passando invece all’aeroporto di Firenze, “eventuali minacce di ricorsi, o ricorsi effettivi dal punto di vista della giustizia amministrativa contro il suo ampliamento potranno essere assolutamente gestiti per arrivare a una soluzione positiva. Sono stati rispettati tutti i passaggi giuridico amministrativi”. “La Via – ha aggiunto Nardella – ha molte prescrizioni ma questo non ci deve preoccupare, anzi il nostro compito sarà quello di verificare che vengano scrupolosamente rispettate, perché servono a evitare un impatto negativo sull’ambiente dell’aeroporto e a tutelare la salute pubblica dei cittadini. Ed è previsto, non a caso, un osservatorio con tutti gli enti competenti che avrà il compito di vigilare proprio su questo”. Secondo il sindaco di Firenze, “ora tutta la Toscana ha in mano una grande occasione di sviluppo. Se non la sfruttiamo 1,5 milioni di persone sceglieranno l’aeroporto di Bologna invece di usare quelli toscani, e questa sarebbe la più grande crisi economica dei trasporti da 50 anni in questa regione”. Rispondendo a chi gli chiedeva se la realizzazione dell’ampliamento dello scalo nella Piana fiorentina non fosse incompatibile con la realizzazione contestuale dell’inceneritore a Sesto Fiorentino, Nardella ha osservato che “non risulta. Il ministero che ha dato l’ok a inceneritore come impianto strategico, così come all’ampliamento dell’aeroporto, è esattamente lo stesso”.
Moschea e aeroporto, Nardella torna a parlare della Piana
FIRENZE – E’ un Dario Nardella che ancora una volta guarda alla Piana. Così come ha fatto spesso nelle ultime settimane. E lo fa prendendo in esame due delle questioni che sono state e sono sempre al centro del dibattito, politico e non: la moschea e l’aeroporto. “La moschea di Sesto Fiorentino è un fatto […]
