Il premio “Levriero Città di Campi” ad Antonio Manzi

CAMPI BISENZIO – Nuovo appuntamento con il premio “Levriero Città di Campi”. Per la precisione giovedì 21 dicembre, alle 21, quando le istituzioni cittadine si riuniranno per gli auguri di Natale e festeggiare un grande, oltre che amato, artista del territorio. Il consiglio comunale di Campi Bisenzio ha deciso infatti di assegnare il premio al […]

CAMPI BISENZIO – Nuovo appuntamento con il premio “Levriero Città di Campi”. Per la precisione giovedì 21 dicembre, alle 21, quando le istituzioni cittadine si riuniranno per gli auguri di Natale e festeggiare un grande, oltre che amato, artista del territorio. Il consiglio comunale di Campi Bisenzio ha deciso infatti di assegnare il premio al maestro Antonio Manzi, proprio a 10 anni dall’apertura del museo a lui dedicato e realizzato all’interno di villa Rucellai, museo che raccoglie le opere donate dall’artista alla città. Dopo una serie di iniziative promosse dalla giunta comunale nei mesi scorsi, tocca adesso al consiglio rendere omaggio a questo importante artista, originario della provincia di Avellino, che ha trovato nella Piana fiorentina la sua terra d’adozione, dove ha sviluppato un percorso artistico che lo ha fatto conoscere ben al di là della nostra realtà locale. “Non tocca a noi scoprire chi è e cosa rappresenti per Campi Bisenzio Antonio Manzi – spiega il presidente del consiglio comunale, Alessio Colzi – ma questo consiglio ha creduto nell’idea di riconoscere al maestro un premio come il “Levriero”, omaggio semplice che premia cosa un soggetto ha fatto, sta facendo e farà per Campi Bisenzio”. “Inizialmente si era infatti discussa l’opportunità di concedere a Manzi la cittadinanza onoraria, – aggiunge Colzi, motivando il perché della scelta adottata dalle forze politiche – un premio per certi versi più alto, ma che nella storia di Campi è sempre stato concepito per riconoscere un percorso di valore che si è concluso, per una ragione o l’altra. L’opera di Manzi resta invece non solo viva in quanto ci ha lasciato e continua a brillare nel museo, nelle chiese, nelle piazze e abitazioni private ma è un manifesto nitido di come abbia saputo e saprà ancora evolversi negli anni. Manzi è un artista completo, di grande bravura, mai banale e soprattutto autentico, che ha ancora tanto da offrire, dopo aver già fatto tanto, donando alla nostra città il suo bene forse più prezioso, cioè il talento raccontato dalle sue opere”.