Aeroporto: Camera di commercio ottimista, per la Uil sviluppo da “gestire bene”

FIRENZE – “Siamo un po’ più che ottimisti: pragmaticamente siamo nella fase successiva”. Lo ha affermato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, a proposito del progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze (con la nuova pista), per il quale si è avviata la redazione del decreto di compatibilità ambientale da parte del Ministero […]

FIRENZE – “Siamo un po’ più che ottimisti: pragmaticamente siamo nella fase successiva”. Lo ha affermato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, a proposito del progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze (con la nuova pista), per il quale si è avviata la redazione del decreto di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente. “Finalmente con la valutazione – ha spiegato Bassilichi – abbiamo definito quelli che sono gli argomenti che erano oggetto di confronto, di discussione, di mal di pancia. Sappiamo esattamente per il bene di tutti cosa c’è da fare per far sì che l’ aeroporto risponda ai requisiti dell’ambiente, per cui ora saremo lì: tanti o pochi che siano, li metteremo lì, li faremo tutti”.

Sulla “vicenda aeroporto” è intervenuta anche Annalisa Nocentini, segretario generale della Uil Toscana: “Il potenziamento dell’aeroporto di Peretola può essere uno sviluppo per il territorio fiorentino e toscano, ma come tutti gli sviluppi importanti deve essere gestito non bene, di più”. “Io – ha proseguito – ho visto in Italia, ma non solo, tante cattedrali nel deserto: ecco, noi dovremmo evitare per lo meno questo grosso pericolo; poi, naturalmente, da un punto di vista lavorativo qualsiasi forma di sviluppo che porta lavoro buono per noi è interessante. È un tema che dovremo gestire con le nostre categorie, di concerto con loro”. “Questa è una partita importante che viene gestita, da un punto di vista dell’area metropolitana, in un modo un po’ miope: non possiamo pensare di investire solo l’area metropolitana fiorentina, ma dobbiamo pensare che su quest’area, cioè sull’aeroporto, incide diciamo la parte commerciale del centro della Toscana, per cui vedo in tutta questa partita un difetto di partecipazione e di comunicazione tra le parti”.