CAMPI BISENZIO – Non tarda la replica di Paolo Gandola, coordinatore del Pdl campigiano, al segretario del Psi Alessandro Mancin. Gandola respinge l’accusa di essere disinformato al mittente spiegando che il tentativo di Mancin è stato cercare “di rattoppare una situazione che espone all’imbarazzo l’intera giunta comunale e cerca di fornire spiegazioni infarcite con offese gratuite e parole quali ignoranti, presunzione e arroganza”. La polemica gira attorno il sistema antincendio della scuola Neruda che sarò collaudato il 4 dicembre dopo mesi dall’installazione.
Gandola spiega di essere a conoscenza del problema visto che ha assunto informazioni “dal personale stesso della scuola, e dai vigili del fuoco. Per tali motivi rinviamo al mittente lo scomposto e volgare attacco che non ci intimidisce né tanto meno svilisce la nostra iniziativa intrapresa nel supremo interesse della comunità”. Per il Pdl gli esponenti del centrosinistra campigiano si stanno dibattendo per cercare di dare una parvenza di efficienza ad un’amministrazione ormai decrepita. “Magari – suggerisce Gandola – chiedano scusa ai bambini e alle loro famiglie per i gravi ritardi con i quali intervengono lasciando al freddo i bambini della scuola materna”.
Sabato 1° dicembre il Pdl sarà presente, dalle 14.30, con un gasebo in piazza Fra’ Ristoro per distribuire “un volantino volto a rendicontare tutti i malfunzionamenti gravi che riguardano le scuole di Campi come appunto il mancato collaudo dell’impianto antincendio e il guasto all’impianto di riscaldamento della scuola dell’infanzia Andersen”.
Campi Bisenzio: Gandola (Pdl) rimanda al mittente le accuse di Mancin (Psi). “Disinformati siete voi”
CAMPI BISENZIO – Non tarda la replica di Paolo Gandola, coordinatore del Pdl campigiano, al segretario del Psi Alessandro Mancin. Gandola respinge l’accusa di essere disinformato al mittente spiegando che il tentativo di Mancin è stato cercare “di rattoppare una situazione che espone all’imbarazzo l’intera giunta comunale e cerca di fornire spiegazioni infarcite con offese […]
