SIGNA – Se a Campi è stato presentato il “Festival dell’economia civile”, anche a Signa si guarda con orgoglio a un’esperienza che, nel secondo dopoguerra, è stata sicuramente antesignana: il Villaggio scolastico artigiano. A trent’anni dalla morte del Maestro Leopoldo Fantozzi, infatti, che del Villaggio è stato l’anima, si svolgerà una giornata che vuole essere celebrativa ma che guarda anche al futuro. La giornata è quella di domani, sabato 11 novembre, quando, a Villa Castelletti si volgerà un incontro/tavola rotonda che avrà l’obiettivo di raccontare il Villaggio attraverso le storie di chi l’ha vissuto ma anche per fare festa. Con questo programma: alle 9.30 saluti del sindaco Alberto Cristianini, dell’assessore alla cultura Giampiero Fossi e del consigliere regionale Paolo Bambagioni, a cui seguirà l’intervento di Osanna Fantozzi, figlia del maestro. Alle 10.30 racconti e ricordi di Laura Mannori (ex insegnante del Villaggio), Enzo Baldini, Mauro Dainelli e Mauro Pagliai, tutti e tre ex allievi. A moderare il dibattito sarà Beppe Bonardi. Alle 12 aperitivo. Nel corso dell’incontro sarà allestito un set audio-video per raccogliere le testimonianze e i racconti personali sul Villaggio che andranno a costituire un “Archivio della memoria”. E verranno presentati i prossimi appuntamenti, previsti per la primavera 2018: restauro del Sacrario, mostra interattiva permanente sulla storia del Villaggio, pubblicazione del libro di Osanna Fantozzi
Villaggio Scolastico Artigiano: guardare al passato per pensare al futuro
SIGNA – Se a Campi è stato presentato il “Festival dell’economia civile”, anche a Signa si guarda con orgoglio a un’esperienza che, nel secondo dopoguerra, è stata sicuramente antesignana: il Villaggio scolastico artigiano. A trent’anni dalla morte del Maestro Leopoldo Fantozzi, infatti, che del Villaggio è stato l’anima, si svolgerà una giornata che vuole essere […]
