Viabilità e nuovo ponte sull’Arno: l’opposizione “lancia la sfida”, il consiglio dice sì all’unanimità

SIGNA – Da una parte Signa, da tempo, da troppo tempo, soffocata da problemi legati alla viabilità. Dall’altra la Regione, che in più di un’occasione si è detta disponibile a programmare e a intervenire sul territorio signese ma mai concretamente. O quasi. Anche perché alcuni di questi interventi risultano bloccati da precedenti interventi che tuttavia […]

SIGNA – Da una parte Signa, da tempo, da troppo tempo, soffocata da problemi legati alla viabilità. Dall’altra la Regione, che in più di un’occasione si è detta disponibile a programmare e a intervenire sul territorio signese ma mai concretamente. O quasi. Anche perché alcuni di questi interventi risultano bloccati da precedenti interventi che tuttavia non solo non sono andati a buon fine ma non sono neanche stati iniziati. Una via di mezzo fra un gioco di parole, uno scioglilingua e una commedia dell’assurdo. In pratica, sono proprio degli interventi previsti a livello sovracomunale e mai realizzati a bloccare quelle che potrebbero essere le vie d’uscita, nel vero senso della parola, a una problematica che sta diventando insostenibile.

Nasce da tutte queste considerazioni, ma non solo, il punto inserito e discusso all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale (su richiesta di Forza Italia/Rinasce Signa, Movimento 5 Stelle e “A sinistra per Signa”) che aveva come oggetto la realizzazione di “un nuovo ponte sul fiume Arno e relativi collegamenti tra lo svincolo della Fi-Pi-Li e l’Indicatore”. La dimostrazione evidente, come ribadito anche da Gianni Vinattieri, capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa, che “a fronte di una fragilità politica generale sempre più evidente, l’opposizione ha riportato in consiglio comunale un argomento che riguarda tutta la comunità signese e di cui non si parlava da anni”. “L’occasione giusta – ha aggiunto – per capire quali siano le prospettive per portare avanti una battaglia congiunta”. Prospettive che non sembrano essere andate disattese visto che alla fine della discussione il consiglio ha votato all’unanimità un Ordine del giorno che impegna il sindaco Alberto Cristianini a fare pressione a tutti i livelli istituzionali in materia appunto di viabilità.

Tenendo conto di alcuni particolari non di poco conto: da uno studio di fattibilità della Regione in merito alla realizzazione di una strada che dalla Fi-Pi-Li raggiunga l’Indicatore, utilizzando quello che era il tracciato della Bretella, è emersa ancora di più la strategicità del ponte sull’Arno, per il quale è considerato assai complicato fare interventi di manutenzione consistenti. Ma non solo perché poi bisogna tenere conto della Cassa di espansione dei Renai e della Cassa di compensazione dei Renai, progettate a livello sovracomunale e mai realizzate ma che bloccano Signa dal momento che in pratica non renderebbero possibili nuove infrastrutture. Insomma, un gatto che si morde la coda.

“In più, fra le altre cose, – dice Vinattieri – bisogna considerare anche la cosiddetta zona umida “del Piano”, necessaria per compensare l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. In altre parole, tutte le previsioni possibili e immaginabili di interventi riguardano la Piana, destinata prima o poi a implodere per l’alto volume di traffico che quotidianamente si riversa su Signa e sugli altri Comuni. La conferma, questa, della miopia delle previsioni metropolitane e regionali di un partito che non ha mai investito sulla viabilità di quest’area che al contrario è sempre più strategica”.

“Noi abbiamo sempre dato il nostro contributo – conclude Vinattieri – e lo faremo anche questa volta nell’ottica e nella speranza che sia davvero la volta buona per riuscire a ottenere qualcosa di concreto”.

“Senza alcun intento polemico – dice Marco Andrei, capo gruppo di “A sinistra per Signa” – e nell’ottica di raggiungere un obiettivo per il bene dei cittadini: con questa finalità noi dell’opposizione abbiamo chiesto di mettere all’ordine del giorno del consiglio comunale, il punto sul nuovo ponte sull’Arno. Sappiamo che prima del 2024 sicuramente non vedremo l’opera e anche se la progettazione finisse nei tempi previsti, c’è bisogno dei soldi del Ministero. Allora chiediamo al sindaco di avere il coraggio di fare azioni eclatanti per smuovere i livelli politici e amministrativi sovracomunali. Per far questo però abbiamo bisogno anche della pressione dei cittadini, che tanto numerosi affollavano la sala del consiglio comunale”.

“Il nuovo ponte sull’Arno – ha detto Pietro Fauci, capo gruppo del Movimento 5 Stelle – è un problema urgente e non rinviabile”. “Io rifaccio la proposta che feci a inizio legislatura – spiega – cioè rendere il ponte ‘a zona blu’, ovvero accessibile solamente ai residenti di Signa e Lastra a Signa. Si trarrebbe di un’azione eclatante: l’obiettivo non sarebbe ovviamente mettere in ginocchio gli altri Comuni, ma far rendere conto alla Regione che il nuovo ponte è una necessità  non rinviabile. A parte il fatto che ancora ci chiediamo dove siano quei fondi stanziati per la Bretella, a questo punto chiediamo davvero un progetto e tempistiche concreti”. “Quanto alla viabilità interna a Signa, il capo gruppo del Movimento 5 stelle è molto critico con l’amministrazione: “Di questa variante se ne parla da anni e il sindaco aveva promesso che sarebbe arrivata fino all’Indicatore entro il termine della legislatura, invece è palese a questo punto che così non sarà . Il lotto presentato in consiglio è da via Amendola a via del Metolo, quindi manca ancora l’ultimo stralcio. Inoltre, non sono d’accordo con il nuovo tracciato previsto, modificato dopo le indicazioni ricevute dall’Autorità  di Bacino, penso si potesse trovare una soluzione migliore, più lineare”.

Nel dibattito si è inserita anche Valentina Quattrone, neo capo gruppo di MDP: “Da parte nostra ribadiamo quanto più volte detto anche in sede di commissione consiliare che si ritiene necessario prevedere, a prescindere dal tracciato, dotare l’intero tracciato di asfalto e pannelli fonoassorbenti al fine di tutelare e garantire ai cittadini il minore impatto dell’infrastruttura e prevenire ogni rischio di inquinamento acustico. A Signa e al suo territorio i Comuni della Piana hanno chiesto tanto in termini di occupazione di suolo per la messa in sicurezza idraulica, in termini di opere di compensazione, mitigazione e “pretendere” questa accortezza in più, ci sembra ben poca cosa”.