CALENZANO – Una lettera a distanza inviata dal nuovo segretario del PD calenzanese Paolo Santini a Simone Ansano che ha deciso di fare ricorso dopo il congresso. “Mi dispiace che Simone abbia seguito la strada indicata nelle due assemblee del PD di Calenzano, che si sono tenute in preparazione del congresso – scrive Santini – dove autorevoli esponenti di quella che è la minoranza del nostro partito avevano minacciato: o accettate una candidatura unitaria decisa dalla segreteria uscente, da presentare al congresso per la ratifica, non a caso una candidatura sostenuta da esponenti di quella che risulta essere la minoranza. Oppure vi aspetta il conflitto. Questi sono atteggiamenti di chi ritiene di poter fare del partito quello che ritiene più opportuno fregandosene altamente della democrazia interna e degli iscritti”.
Una discussione che si basa sui numeri. “Ma davvero si può pensare di ritenere nulla una candidatura che raccoglie il consenso del 70% degli iscritti, quale colpa avrei? – prosegue Santini – Aver raccolto 2 firme in più a sostegno della mia candidatura a segretario? Ci sono gli organi di garanzia che decideranno in merito al ricorso da te presentato”.
I conflitti tra i due esponenti del PD non sembrano conclusi, anzi questa fase forse ha accentuato ancora di più la discussione.
“Caro Simone, io non ti seguo in questo percorso, se cercate il conflitto fatelo fra voi io ho altro da fare, – si legge nella nota – mi interessa riportare il Partito Democratico nel centro della politica calenzanese, dare risposte politiche e alle domande dei cittadini, coinvolgere i nostri iscritti, i partecipanti alle primarie, e tutti i gli elettori che hanno votato PD nel 2014. Caro Simone se vuoi fare un servizio alle persone che ritieni di rappresentare o al tuo territorio, partecipa con spirito costruttivo alla vita del nostro Partito”.