Insieme cambiamo Sesto: voto contrario per la vendita delle azioni Alia

SESTO FIORENTINO – Voto contrario, ieri in consiglio comunale, da parte della coalizione Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comune, alla delibera che prevede la vendita delle azioni Alia del Comune di Sesto alla partecipata Consiag SpA. “L’operazione – si legge in una nota – è stata valutata come opaca, in quanto allo stato attuale, quando ancora non sappiamo come si muoverà […]

SESTO FIORENTINO – Voto contrario, ieri in consiglio comunale, da parte della coalizione Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comune, alla delibera che prevede la vendita delle azioni Alia del Comune di Sesto alla partecipata Consiag SpA. “L’operazione – si legge in una nota – è stata valutata come opaca, in quanto allo stato attuale, quando ancora non sappiamo come si muoverà Alia, non possiamo valutare i pro e i contro di questa operazione. Quello che è certo è che il controllo dei Comuni non sarà più diretto ma avverrà attraverso un’altra società”.  Secondo la coalizione la vendita delle azioni poteva essere giustificata con l’uscita “dal monopolio Alia e ritornare ad effettuare in proprio, o con altri Comuni, la raccolta dei rifiuti e la vendita del materiale differenziato, come suggerisce l’Autorità per la concorrenza”, ma prosegue la coalizione al momento questa progettualità non c’è e l’unica cosa certa è la voglia di far cassa di quasi 3 milioni di euro nei prossimi due anni e mezzo”. 
La coalizione ha presentato una mozione e un’interrogazione in difesa del territorio: “Abbiamo chiesto di vietare l’uso del glifosato – si legge nella nota – un erbicida creato dalla Monsanto ma considerato dall’OMS cancerogeno per l’uomo, utilizzato purtroppo anche nella Piana fiorentina. L’impegno che l’amministrazione ha assunto è stato quello di concordare entro l’anno azioni congiunte con i Comuni limitrofi e valutare la necessità di emanare un’ordinanza che ne vieti l‘uso sia per scopi agricoli che non. Il diserbante glifosato viene venduto con troppa facilità e spesso gli agricoltori non sono a conoscenza dei pericoli che ne derivano”.
La coalizione ha poi espresso la propria preoccupazione per eventuali incendi e l’importanza nella prevenzione: “Purtroppo – conclude la nota – il sottobosco di Monte Morello non versa in buone condizioni, andrebbe tenuto pulito con interventi costanti di selvicoltura. Monte Morello è un bene prezioso per l’intera comunità e vorremmo scongiurare, a causa dei cambiamenti climatici in atto, di ritrovarci nell’eventualità di non riuscire a domare un incendio”.