Farmaci: a Calenzano uno dei più grandi magazzini della Toscana per la distribuzione

CALENZANO – Sono 760 i bandi di gara, indetti e aggiudicati nel 2016, per un valore complessivo di 7,8 miliardi di euro, con un risparmio di circa 80 milioni sull’anno precedente e una previsione di risparmio pari a 140 milioni per il 2017. Sono alcuni numeri di Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) che […]

CALENZANO – Sono 760 i bandi di gara, indetti e aggiudicati nel 2016, per un valore complessivo di 7,8 miliardi di euro, con un risparmio di circa 80 milioni sull’anno precedente e una previsione di risparmio pari a 140 milioni per il 2017. Sono alcuni numeri di Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) che il direttore generale Nicolò Pestelli richiama con forza ribadendo che “non si tratta solo di una centrale di acquisti ma di un ente di servizi regionale chiamato non solo a predisporre gare per l’acquisto di farmaci o protesi sanitarie per tutte le Asl e le Aou della Toscana, ma a svolgere un lavoro di programmazione e pianificazione”. Il budget annuale è di 1,2 mld (nel 2016 sono stati distribuiti beni sanitari per 1,14 mld e non sanitari per 10 milioni di euro): “In Italia non esiste un’altra struttura simile, tanto che veniamo speso chiamati a spiegare il lavoro dei nostri 920 dipendenti, 71 in meno dei 3 Estav”, aggiunge Pestelli. Le emergenze da gestire sono all’ordine del giorno: l’ultima ha riguardato il problema dei vaccini, prima quello per il meningococco, ora quelli necessari a coprire la popolazione scolastica: “Gli errori e i ritardi possono starci – aggiunge il direttore – ma il nostro sistema logistico, l’unico in Italia, garantisce attraverso la distribuzione da parte dei cinque magazzini distribuiti in Toscana, che a breve diventeranno due tra cui il principale a Calenzano (15.000 metri quadrati per la gran parte automatizzati), la copertura di oltre il 94% delle richieste provenienti da oltre 8.500 punti di prelievo nella stessa giornata. Non si tratta solo di avere i prezzi più bassi dalle aziende alle quali ci rivolgiamo per gli acquisti, ma di standardizzare beni e servizi su tutto il territorio regionale con un sistema che cerca di arrivare ad avere efficienza e appropriatezza. La centralizzazione degli acquisti risponderebbe solo a una logica di spending rewiew che in sanità abbiamo già visto non è ciò che serve. Accanto devono esserci programmazione e pianificazione e una gestione di tutto il processo a partire dalla produzione di informazioni che deve avere chi è chiamato a scelte decisionali e all’attività di controllo”.