CAMPI BISENZIO – Anche quell’anno, era il 1993, Pasqua “cascava” di aprile. Ma soprattutto, pochi giorni prima di Pasqua, il 5 per la precisione, probabilmente per la prima volta in Italia, un prete celebrò una Messa in una Casa del Popolo. Quel prete era don Giovanni Momigli e quella Casa del Popolo era quella di San Donnino. Don Momigli, che fino a pochi anni prima era stato segretario provinciale della Filca-Cisl, quella sera ricordò, alle oltre duecento persone presenti, di essere stato in quella sala più di una volta per discutere dei problemi dei lavoratori edili. Poi sempre un 5 aprile (quello del 1984) aveva riconsegnato la tessera del sindacato.
Fino a pochi mesi prima, fra l’altro, San Donnino era stata scossa da forti tensioni. Nella frazione del Comune di Campi, infatti, nel giro di un paio di anni, si erano insediati circa tremila cinesi a fronte a una popolazione di 4.500 abitanti. In passato, a San Donnino, dunque non erano mancate, risse, spedizioni punitive, cortei. Il paese si era fortemente diviso. Ma dopo l’arrivo di don Momigli il “problema cinese” era sulla buona strada per arrivare a una soluzione condivisa. Quella celebrazione suscitò grande commozione fra i presenti, un vasto eco in Italia e segnò il punto di svolta per la rappacificazione della cittadina.
Ebbene ora San Donnino ricorderà quell’avvenimento prendendo spunto sia dal libro di Luigi Ceccherini “La rivoluzione di don Momigli” (una sorta di “libro bianco” sulle paure verso gli immigrati e sul riscatto delle periferie), sia dal Pegaso d’argento consegnato un mese fa dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani a don Momigli, sia dalla deliberazione del consiglio comunale di Campi Bisenzio di concedere la cittadinanza onoraria al sacerdote che da qualche mese ha lasciato il paese.
Così mercoledì 5 aprile, alle 21, saranno presenti alla Casa del Popolo di San Donnino in via Pistoiese 185, alcuni testimoni diretti di quell’evento: Paolo Ceccarelli (presidente e allora consigliere della Casa del Popolo), Adriano Chini (allora sindaco di Campi Bisenzio), Monia Monni (oggi consigliere regionale, allora leader dei giovani del Pds), Stefano Salvi (dal 1990 al 1995 consigliere comunale Dc d’opposizione, oggi assessore), Rita Spannaccini (dell’allora Comitato Popolare), Giada Lin (ex assessore del Comune di Campi Bisenzio), Riccardo Corsi (ex corrispondente de La Nazione) e Luigi Ceccherini (autore del libro).