Campi per Andrea Orlando: “C’è bisogno di una leadership nuova”

CAMPI BISENZIO – Entra nel vivo il dibattito politico in vista dell’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico. Come testimonia anche la nota del Comitato per Andrea Orlando di Campi Bisenzio che ha come referente Simone Bolognesi. “Abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Partito Democratico perché siamo convinti che […]

CAMPI BISENZIO – Entra nel vivo il dibattito politico in vista dell’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico. Come testimonia anche la nota del Comitato per Andrea Orlando di Campi Bisenzio che ha come referente Simone Bolognesi. “Abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Partito Democratico perché siamo convinti che sia l’unica strada da poter percorrere per tornare a vincere. Il Pd, lo dimostrano i dati recenti, vince laddove ha un perimetro ampio e inclusivo, dove è capace di aprirsi, lasciando da parte l’arroganza e il leaderismo, aprendosi alle tante suggestioni sociali che da più parti notiamo: tutela e salvaguardia del lavoro, attività del privato sociale nel welfare pubblico, volontà di “ritornare alla terra”, accoglienza e difesa dei diritti fondamentali dei richiedenti asilo, politiche contro le disuguaglianze, tutela e difesa dei diritti civili, strade sostenibili per il “reddito minimo”. Sono idee e progetti che, allo stato attuale, non hanno possibilità di parlare tra di loro visto i tanti e tanto diversi attori che le portano avanti”.

E ancora: “Tale assenza di dialogo comporta che ogni sinistra portatrice di tali suggestioni finisce per non riuscire a convincere nessuno nella lotta per convincere più delle altre. Abbiamo bisogno di una leadership nuova e diversa, adatta al cambiamento dei tempi, raccogliendo una preoccupante serie di sconfitte e anche in Toscana i dati non sono confortanti: pensiamo a Sesto Fiorentino, Arezzo, Viareggio, Cascina tanto per citare alcuni tra gli esempi che rappresentano importanti campanelli d’allarme che non possono essere sottovalutati. Dobbiamo tornare a parlare con il nostro elettorato e dobbiamo avere la forza di parlare anche a coloro che si sono allontanati dal Pd: il partito, certamente, non è un treno da cui si sale e si scende, ma il Partito Democratico deve tornare a essere forza attrattiva per far sì che un centrosinistra forte e coeso torni a governare laddove ha subito pesanti sconfitte e rafforzi la propria guida nei territori dove è ancora forza di governo”.

“Tutto questo – conclude il documento – sarà più semplice con un Partito Democratico guidato da Andrea Orlando: la sua mozione, infatti, è segnata dalla parola “uguaglianza”e lui vuole unire il partito in un campo largo e ampio. Orlando lavora per riaggregare il centrosinistra e rilanciare il Pd, che è sofferente”.