SESTO FIORENTINO – E’ la strada che divide Sesto Fiorentino e Firenze, all’Osmannoro, quel sottile confine dove si confondono i nomi delle vie: via Ponte a Giogoli, il marciapiede sestese e via dei Giunchi quello fiorentino che sfociano nella trafficata via Pratese che poi diventa via Lucchese sul territorio di Sesto. In questo pezzo di città la convivenza tra italiani e cinesi è sempre più difficile. Questa mattina un gruppo politici di Forza Italia e Fratelli d’Italia ha incontrato alcuni residenti dei condomini che si affacciano su via Ponte a Giogoli. Alla “passeggiata” nella zona di confine erano presenti la consigliera di Forza Italia di Sesto Maria Tauriello, il capogruppo di Forza Italia di Campi Paolo Gandola, il consigliere di Forza Italia di Firenze Jacopo Cellai, il consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
“Mancano controlli sulla viabilità – dicono alcuni residenti – la sosta selvaggia è all’ordine del giorno, così come la situazione incontrollata dei rifiuti: ci sono discariche abusive proporio sulla strada”.
Accanto ad un cancello che porta a una delle tante aziende cinesi, sono stati posizionati i cassonetti dei rifiuti davanti ai quali ci sono sacchi di rifiuti, scarti di ogni genere che arrivano fino alla strad. Il cattivo odore che si sprigiona, oggi con il calore del sole quasi primaverile, ancora di più. “E oggi non sono molti i rifiuti abbandonati – dicono i residenti – ci sono giorni in cui si forma una montagna di scarti che provocano cattivi odori”.
“Presenteremo una mozione di Forza Italia e Fratelli d’Italia – dice Tauriello – sul traffico di questa zona, e per Sesto Fiorentino vorremmo individuare una struttura che possa mettere a disposizione servizi per chi abita in questa zona. L’idea è quella di aprire uno sportello Urp per fornire informazioni e orientamento con un centro di mediazione culturale per italiani e cinesii e un osservatorio per la situazione del territorio”.
Il gruppo percorre sotto gli sguardi incuriositi di molti cittadini cinesi che escono ed entrano nei capannoni che si affacciano sulla strada. Qui sono presenti, ci dicono alcuni italiani, da più di venti anni, ma la situazione è diventata “inaccettabile” da alcuni anni.
“C’è un incremento dell’illegalità da 30 anni a questa parte – dice Tauriello – vorremmo conoscere quante sono le aziende presenti all’Osmannoro e un censimento delle realtà presenti in questa zona”.
I residenti del condominio che si affaccia su via Pratese-via Lucchese da un lato e via Ponte a Giogoli, dicono che da vent’anno periodicamente invitano i sindaci dei due comuni per mostrare loro la condizione di quest’area dell’Osmannoro. Ma per ora, aggiungono, non sono state trovate soluzioni.
“In questa zona di confine i cittadini si sentono abbandonati – dice Donzelli – quando manca la legalità si fomenta il razzismo, la colpa non sono delle comunità presenti ma di chi non controlla. Siamo in un Far West. Ci chiediamo dove sono le istituzioni?”