SESTO FIORENTINO – Sono 14 le persone provenienti dall’occupazione dell’edificio ex Aiazzone all’Osmannoro andato a fuoco la notte dell’11 gennaio scorso, rimaste a Sesto e ora accolte, in modo temporaneo, in una struttura comunale. In questa sede gli ospiti sono assistiti dai volontari della Protezione Civile e delle associazioni. Oggi, infatti, si è tenuto un nuovo incontro tra gli ospiti e gli assistenti sociali per definire percorsi individuali e valutare la possibilità di essere inclusi in percorsi di inserimento.
“La morte di Alì Muse rimane una ferita aperta, una pagina nera nella storia del nostro Paese e del nostro territorio – afferma il sindaco Lorenzo Falchi – e la risposta a drammi sociali così grandi non può essere demandata solo agli enti locali, ma deve essere al centro di concrete e nuove politiche nazionali di contrasto a marginalità, povertà ed esclusione”.
Intanto al Palasport di viale Machiaelli, dove gli ospiti sono stati accolti fino a ieri, sono in corso gli interventi di pulizia che permetteranno di tornare al più presto allo svolgimento delle normali attività. La struttura non ha subito alcun danno.
“Sesto Fiorentino, in un momento di forte difficoltà, ha dato una grande prova di solidarietà e accoglienza, — dice il sindaco – alle organizzazioni di volontariato, alla Protezione Civile, al Corpo di Polizia Municipale, alle volontarie e ai volontarie e a tutti coloro che si sono prodigati nei giorni scorsi al Palazzetto dello Sport va tutto il ringraziamento dell’amministrazione comunale”.